Dipendenti comunali, l'opinione di Gina Fusco (Partito Democratico) “E’ paradossale che il Sindaco lamenti un’inefficienza dell’apparato amministrativo da lui voluto e predisposto”
Gentile direttore,
leggo con sommo sbalordimento i comunicati del Sindaco e del gruppo consiliare di AN sui demeriti dell’apparato tecnico burocratico del nostro Comune. Invio un contributo per accennare qualche chiarimento sull’organizzazione della macchina comunale.
E’ tacito che nel nostro ordinamento esiste una separazione tra la sfera politica e la sfera gestionale che è un punto fermo di tutta la più recente legislazione, la quale si fonda, però, sul principio della cooperazione tra i due distinti apparati.
Se, infatti, la gestione amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai dirigenti, è pur vero che gli incarichi dirigenziali sono conferiti dal Sindaco a tempo determinato.
Ogni Sindaco, cioè, nel corso del suo mandato, nomina i responsabili degli uffici e dei servizi ed attribuisce e definisce gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna.
Il Sindaco può revocare gli incarichi:
- in caso di inosservanza delle direttive della Giunta;
- in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati nel piano esecutivo di gestione (PEG).
L’operato dei dirigenti è sottoposto ad un sistema di controlli plurimi: il controllo di regolarità amministrativa e contabile, il controllo di gestione, la valutazione, e il controllo strategico volto proprio a valutare l’adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei programmi, in termini di rispondenza tra risultati conseguiti ed obiettivi prefissati.
Questo controllo è svolto da una struttura che risponde direttamente agli organi di indirizzo politico (Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale) e che il nostro Sindaco ad inizio mandato si è affrettato a nominare secondo il suo gradimento, preoccupandosi anche di elevare fino alla soglia massima le indennità di retribuzione dei sui componenti.
In sintesi, il Sindaco lamenta un’inefficienza dell’apparato amministrativo così come da lui voluto e predisposto!
Oltre la beffa, il danno.
L’art. 90 del T.U. disciplina gli Uffici di supporto agli organi di direzione politica.
In particolare è possibile prevedere la costituzione di uffici di staff alle dirette dipendenze del sindaco costituiti da dipendenti dell’ente ovvero, purchè il comune non sia dissestato o versi in situazioni strutturalmente deficitarie, da collaboratori assunti con contratto a tempo determinato.
Ovviamente questa Amministrazione si è avvalsa della seconda ipotesi, reclutando un numero mai così elevato di collaboratori esterni, facendo lievitare cospicuamente le relative spese nel Bilancio comunale.
Non ci si può davvero permettere il lusso di distribuire colpe ai dipendenti comunali.
I consiglieri comunali di AN si uniscono semplicemente ad una chiassosa suonata di tamburello se non circostanziano i fatti.
Quali sono le specifiche responsabilità dei dipendenti? Quali sono i mancati provvedimenti?
Il Sindaco ha il potere di rivedere quello che non funziona, perché non lo fa? Non si può confondere la politica con la subordinazione del lavoro al beneplacito di chi comanda di fare e per primo non fa.
Gina Fusco
La destra, questa destra, non sa governare.
In questi ultimi 15 anni questa destra "berlusconizzata", sia a livello nazionale sia a livello locale ha ampiamente dimostrata di essere "unfit", inadatta a governare: ovunque è andata ha lasciato solo montagne di debiti e cattiva amministrazione.
Essa è solo un coacervo di interessi che poco hanno a che fare con il bene pubblico.
Quando sono chiamati a rendere conto della loro amministrazione, non sapendo come giustificarsi s'inventano dei nemici: Berlusconi la UE o le "torri gemelle", Mazzola, più modestamente, i dipendenti comunali, ognuno ha i "nemici" che si merita!
Certo i problemi di Angri non si risolvono certo sostituendo una lobby con un'altra.
L'unica speranza per Angri è che una volta passata " a' nuttata" di queste elezioni il PD, come Eduardo nell'ultima scena della celebre commedia, si avvicini alla porta del basso, la spalanchi e guardi fuori, con fiducia al paese reale ai suoi problemi da risolvere . E soprattutto riesca a colloquiare e coinvolgere tutti quei cittadini che possono e vogliono cambiare Angri e che se sbaglieranno sapranno assumersi le responsabilità e non s'inventeranno nemici.
Postato da: shanks il 03-05-2008
ma che destra e sinistra....
Ma che destra e sinistra...
Clientelismo e corruzione dell'apparato amministrativo.. questo è il dramma.. null'altro..