Il Piano delle Opere Pubbliche? “Una nuova colata di cemento” secondo il Cossap Antonio D’Ambrosio attacca l’Amministrazione Comunale sulle scelte urbanistiche
Ha suscitato dibattito la delibera di giunta relativa alla programmazione dei lavori pubblici per il triennio 2008-2010. L’amministrazione guidata dal sindaco Gianpaolo Mazzola ha previsto un investimento pari a 485 milioni di euro per lavori da realizzare attraverso il sistema del project financing. Circa mille miliardi di vecchie lire. Il Comune data anche la non brillante situazione finanziaria e patrimoniale intende avvalersi della collaborazione dei privati per la realizzazione di opere pubbliche.
Una partnership già con fortuna sperimentata nei paesi anglosassoni ed in molte realtà italiane. Per Angri si tratterebbe di una novità assoluta. Perplessità in proposito sono state espresse da Antonio D’Ambrosio redigente del Comitato spontaneo salute pubblica. “Il faraonico programma dal costo di circa cinquecento milioni di euro è un libro dei sogni che, qualora venisse attuato farebbe della città il più grande cantiere edilizio della Campania”, ha esordito. Il promotore del comitato ha però evidenziato l’assenza di coinvolgimento delle associazioni di categoria, di quelle dei consumatori e di quelle di tecnici e professionisti cittadini. “Dispiace constatare ancora una volta che i cittadini, le associazioni, i comitati ed una larga parte della società civile non sia stata coinvolta oppure interpellata dall’amministrazione”.
Timori per una eventuale colata di cemento. “Nel merito questa programmata cementificazione della città e di alcune zone periferiche sarà l’ulteriore pietra tombale per quanti speravano nella realizzazione di ampie aree da sottrarre alla colata di cemento che ha già durante gli anni passati soffocato la nostra area urbana. Vorremmo per le future generazioni più aree verdi e più opportunità”, ha continuato.
Il Cossap ha avanzato anche delle proposte. “Per Angri auspichiamo la costruzione di centri sociali, auditorium, biblioteche, cineteatri e luoghi di aggregazione per anziani. Le opere previste potranno avere invece uno spaventoso impatto ambientale”, ha detto ancora.
Infine un dubbio sulla appetibilità dei progetti e sulla capacità di attrarre capitali in un’area economicamente depressa come quella angrese. “Sono dubbioso in merito alla capacità di attrazione economica dei progetti deliberati. Non riesco ad immaginare dei privati che siano pronti ad investire centinaia di milioni di euro in una realtà economicamente povera come la nostra. E ciò dovesse avvenire quali saranno i costi che dovranno affrontare i cittadini per garantire agli imprenditori un utile ritorno?”, ha concluso.