La richiesta di dimissioni di Fiorello serve solo a “dividere” nuovamente la città di Angri In un articolato intervento Antonio D’Ambrosio, del Comitato Civico Cossap, si schiera a favore del Presidente del Consiglio Comunale
Egregio Direttore Amedeo Santaniello,
per evitare equivoci sono Antonio D’Ambrosio, alias Rizzoli alias COSSAP, così nessuno potrà dire che Ella si nasconde dietro qualche pseudonimo per i commenti alle notizie, come avrebbe lasciato adombrare un altissimo esponente, di recente nomina di Forza Italia, ( a proposito, forse mi sbaglio, ma chissà se è la stessa persona che nel mese di ottobre 2006, con un pubblico manifesto si dimise polemicamente da consigliere di Forza Italia, lasciando tutti noi che l’avevamo votato, sconcertati e senza rappresentanti in Consiglio Comunale. Se si è redento e convertito nel Pdl, lo riaccolgo con piacere, considerato che dal 1994, quale 1° iscritto di Forza Italia sono rimasto sempre coerente alle mie idee politiche.)
Antonio D'Ambrosio
La prego di accettare il mio contributo di opinione, a titolo personale, sulla vicenda che sta dilaniando la pubblica opinione, in questi giorni, relativa alla richiesta di dimissioni del sindaco Mazzola, attraverso un comunicato stampa, al Presidente del Consiglio Comunale dott. Fiorello, per la sua firma apposta su un pubblico manifesto, e che ormai inesorabilmente, ancora una volta, come succede da anni, sta dividendo questa città, in due fazioni favorevoli o contro, e che fa tanto male alle famiglie, alla società civile, alle coscienze, a tutta la comunità che quotidianamente, ormai parteggia per l’uno o per l’altro, con grave danno di immagine alla nostra agonizzante cittadina.
A chi giova questa guerra di trincea a colpi di volantini e manifesti, nel cui merito, consulenze, collaborazioni, Co.Co.Co, costi correlati, aumenti di tasse per essi, legittime o non, utili o non, di partiti al governo o non , di parenti o non, di incompatibili o non, non si ha motivo di sapere, se non confonderci, perché nessuno dà una risposta precisa, e ciò ci allontana dalla Politica.
Non so se il dottor Mazzola, che ho votato e fatto votare, quale primo cittadino, e quindi rappresentant4e di tutti gli angresi, abbia chiesto le dimissioni, quale commissario cittadino, di Forza Italia, indipendente dalla carica di Sindaco, e quindi legittimamente come capo della coalizione vincente poteva farlo, ma qualora avesse emesso il comunicato quale organo istituzionale della città di Angri, avrei molti dubbi sulle legittimità di tale iniziativa, della quale sarei onorato se volesse delucidarmi in merito, personalmente o attraverso “ esperti in materie giuridiche”, che ringrazierei se potessero fugare i miei dubbi, considerata la pari rappresentanza istituzionale del dott. Fiorello, Presidente del Consiglio , quale organo Comunale.
Lessicalmente il termine “Organo” si rivela sotto il doppio profilo, di centro di imputazione di un potere o di una competenza e quindi come elemento costitutivo di un Ente, dal che il Presidente di un Consiglio Comunale, istituzionalmente, è una parte costitutiva dell’Ente, legge n. 265/99, ex lege (art.11 comma 3) che inoltre ha istituzionalizzato l’autonomia funzionale del Consiglio, rendendo inoltre la Presidenza di un Organo obbligatorio.
In quanto alla (sfiducia), o alla richiesta di dimissioni, come nel nostro caso, i giudici del Consiglio di Stato nella sentenza n. 3187 del 6.6.2002, hanno precisato che la funzione del Presidente, non essendo infatti strumentale all’attuazione di un determinato indirizzo politico, quanto piuttosto al corretto funzionamento dell’Istituzione in quanto tale, e da considerarsi neutrale, e quindi si desume che liberamente può al di fuori della carica Istituzionale esprimere come e quando vuole le proprie opinioni, o dissensi politici diversi da quelle dell’Amministrazione in carica, ponendo una netta distinzione, tra la Giunta, presieduta dal Sindaco, rappresentata solo dalla compagine politica che ha vinto le elezioni, senza alcuna rappresentanza dell’opposizione, mentre nel Consiglio Comunale, è opportuna la rappresentanza dell’opposizione che contrasta la maggioranza in modo di “ equilibrare” l’esercizio di due distinti diritti, quello della maggioranza, all’attuazione dell’indirizzo politico sancito dal corpo elettorale, e quello della minoranza, a rappresentare e svolgere la propria opposizione, con la conseguenza che il Presidente deve essere Presidente (e rappresentante) del collegio nella sua unità Istituzionale.
Considerato, quindi, che le esternazioni e sottoscrizioni, su un manifesto politico, di un consigliere comunale, anche se Presidente del Consiglio, che legittimamente ha espresso un giudizio su atti riguardanti la pubblica amministrazione ed avvenuti al di fuori delle responsabilità connesse alla sua Alta figura istituzionale, quale organo autorevole del Comune di Angri, apparirebbero, assolutamente riconducibili all’esercizio di competenza di un consigliere comunale, anche se di appartenenza oppositiva all’ Amministrazione in carica.