E’ ancora alta l’attenzione in merito alla questione delle bollette relative alla fornitura del servizio idrico. Dalla metà dell’anno 2004 la gestione e la successiva fatturazione del servizio è passata nella competenza della società per azioni denominata Gestione Ottimale Servizi Idrici (GORI) Con la sentenza 1606/07 il giudice di Pace avvocato Felice Pisapia ha condannato la GORI spa alla restituzione di una somma di danaro ritenuta illegittimamente richiesta ed incassata.
La sentenza ha quindi sancito l’accoglimento del ricorso presentato da un cittadino di Angri A.P. difeso dall’avvocato Eliodoro Alfano, anch’egli di Angri. La somma pari centosessantotto euro era stata pagata dall’utente a fronte della fattura n. 000316 A/02 del venticinque gennaio 2006. Il cittadino dopo aver regolarmente pagato ha prodotto il ricorso. Si legge nella sentenza che la GORI all’interno del documento citato “dichiarava di aver fatturato il consumo idrico in via presuntiva, secondo il sistema “pro die” e applicava la tariffa stabilita dal Comune di Angri per il consumo di acqua potabile, ritenendo di determinare la base per il calcolo dei canoni fognari e di depurazione”.
In sostanza alla base dell’accoglimento del ricorso ci sarebbe il fatto che l’importo fatturato non è basato sulla lettura dei contatori ma su di un criterio presuntivo e forfetario. Infatti è ancora riportato all’interno della sentenza che “il prezzo della fornitura deve essere commisurato all’effettivo consumo e non può essere determinato secondo altri criteri presuntivi che prescindano dalla reale situazione, appalesandosi, pertanto, illogici”. Ed ancora “Nella fattispecie in esame, la richiesta di pagamento la cui quantificazione è stata determinata sul minimo contrattuale è illegittima”.
Il giudice ha quindi esplicitato nel corpo della sentenza che la “GORI va condannata alla restituzione della somma di euro 168,00 al pagamento delle spese di lite che liquida in euro 350,00 ivi comprese euro 50.00 per esborsi, oltre spese generali, cassa avvocati e I.V.A. “La società partenopea dovrà quindi restituire il denaro al cittadino A.P
La sentenza n. 1606/07 potrebbe rappresentare un precedente importante per eventuali successivi pronunciamenti da parte di altri giuridici di Pace. In ballo ci sarebbero milioni di euro che la GORI potrebbe non incassare ed addirittura come nel caso specifico restituire agli utenti. La questione resterebbe quindi ancora al centro del dibattito politico locale.
sicuramente sarà un articolo che vi porterà un numero notevole di visite al vs. sito.poichè al nord Italia stanno arrivando le prime fatture eseguite con il concetto non del consumo ma del FORFAIT, dato che io sono uno dei tanti che ho ricevuto una fattura del genere e che non ha nessuna intenzione di pagarla in quanto la Legge è molto esplicita e recita chi inquina paga natulamente per quello che consuma e non a FORFAIT, altrimenti diventerebbe Tassa Imposisitiva e per un bene di vita come lo è l'acqua, NON E' GIUSTO. se per cortesia potrei avere una copia della sentenza ve ne sarei grato, avrei bisogno anche del vs. permesso per poterla far conoscere ad altre persone che vi garantisco sono tante. Complimenti ancora.
Giorgio