“Gli elettori vanno rispettati! L’Amministrazione Mazzola, che era in minoranza al momento dell’elezione del sindaco, è diventata maggioranza in Consiglio Comunale grazie al “pentimento” più o meno rapido di diversi consiglieri che facevano riferimento al centro-sinistra, alcuni dei quali hanno anche aderito al partito della Libertà.
il titolo del manifesto del Pd
Tra essi Bonaventura Manzo, eletto nella lista dell’Ulivo e Danilo Avagnano, eletto nella lista ADA, che dovrebbero avere la sensibilità di dimettersi da consiglieri comunali, avendo ricevuto dagli elettori un mandato politico chiaramente incompatibile con quello del centro destra.”
Comincia così il duro manifesto del Partito Democratico di Angri comparso ieri sui muri della città. Un documento impietoso che mette sotto tiro i due consiglieri comunali passati ufficialmente dal centrosinistra al Pdl e altrettanto fa nei confronti del consigliere Giovanni Padovano “reo”di avere assunto una posizione politica ambigua e di cui pure si richiedono le dimissioni dal consiglio comunale.
Stesso giudizio negativo per l’assessore Francesco Fasolino, ex esponente di rilievo dell’Ulivo cittadino che rappresenta, secondo il Pd, “solo se stesso”.
La nuova linea “dura” del partito, che però non ha ancora definito ad Angri una sua organizzazione stabile con l’elezione del coordinatore e del direttivo, sembra preparare una nuova stagione di scontro tra le forze politiche angresi, ad un anno quasi dalle ultime elezioni amministrative.
Chi non sà accettare la sconfitta è meglio che non partecipa alla gara
Il Partito Democratico del nostro paese è la causa della distruzione e della situazione critica nella quale ci troviamo ad Angri ed i rappresentanti attuali di questo partito sono tutti i vecchi amministratori del nostro paese. Anche i loro eletti hanno capito che bisogna cambiare modo di fare politica, l’attacco ed il tentativo di animare lo scontento è un modo superato di cercare consensi. Ci vogliono proposte, stesso il loro leader Walter Veltroni si è impegnato con il Presidente Berlusconi a collaborare per le riforme del nostro paese. Ad Angri vive ancora l’attrito e l’attacco personale fatto ai singoli che negli ultimi quindici anni ha bloccato la crescita politica e lo sviluppo del nostro territorio. È una situazione tutta Angrese pensate che tra di voi ci sono quelle persone che con sonetti e canzoni fatte a spese del Comune hanno detto di aver fatto cultura, poi facendo uscire attacchi duri all’esterno utilizzano quest’ultimi per andarsi in via riservata e privata a trattare i loto interessi. La gente ha votato sia alle comunali sia alle politiche, in maggior modo ancora, per il centro-dsstra, e voi non volete per forza rispettare il voto. Siete solo tremila e cinquecento (forse), il paese è fatto da trentamila persone la maggior parte delle quali non vi condivide e lo dimostra non votandovi. È arrivato il momento delle proposte della collaborazione e della partecipazione non solo per gli interessi personali, dovete fare un passo indietro e se volete continuare su questa linea almeno fate parlare altri che non hanno già amministrato la nostra città.
Grazie
Postato da: nancy43 il 14-05-2008
Vi chiederei di cambiare "solo" con "più"
È arrivato il momento delle proposte della collaborazione e della partecipazione non solo/più per gli interessi personali, dovete fare un passo indietro e se volete continuare su questa linea almeno fate parlare altri che non hanno già amministrato la nostra città.
Grazie
Postato da: efansaba il 16-05-2008
lo stato di confusione...
Vi è oggi ad Angri una confusione di idee e di regole dettate dallo svilimento della politica.
Innanzitutto il paragone che un'"attenta commentatrice" fa su questo blog mi sembra alquanto forzato e strumentale. L'intervento di Walter Veltroni alla Camera è dettato solo ed unicamente dall'esigenza e dalla responsabilità del leader del maggior partito di opposizione di realizzare insieme alla compagine governativa quelle riforme, più volte disattese, che sono necessarie al nostro Paese per uscire dall'immobilismo e dal rischio serio di una recessione. La scelta di alcuni consiglieri di passare dal centro-sinistra al centro-destra non ha alcunché di politico ed è dettato unicamente da convenienze politiche personali e che certamente non servono alla nostra città. Il paragone quindi mi sembra alquanto velleitario. Invece pongo all'interlocutore una domanda: oggi ad Angri non vi è un rischio concreto per la normale azione democratica con un'amministrazione libera di agire e di approvare qualsiasi provvedimento senza una vera opposizione? Credo che questo sia un problema serio da affrontare.
Il PD è un partito nato da pochi mesi e quindi non può avere responsabilità rispetto al governo di Angri. Oltretutto voglio far presente, all'"attenta commentatrice", che un partito è formato di tanti uomini e donne che investono il loro tempo e le loro energie per portare avanti delle idee e dei progetti e oggi il PD e formato da questi uomini e da queste donne! In questi anni il centro-sinistra ha investito molto sulla questione culturale e le iniziative proposte hanno avuto notevoli riscontri e elevato culturalmente la nostra città. Non mi sembra altrettanto stia facendo il centro-destra che sulla questione culturale e non solo è totalmente deficitaria tranne proporre una pletora di cantanti neo-melodici che tanto piacciano a qualche esponente di centro-destra.
Piuttosto ci vuole coraggio per affrontare a viso aperto senza nascondersi dietro ad una sigla le accuse che si fanno e assumersi la responsabilità di ciò che si afferma. Questo, piuttosto, è un grande difetto della politica!