CANONI ACQUA : LA GIUNTA EMETTE I RUOLI COATTIVI PER IL 1998-1999 Anche il sindaco Mazzola chiede il pagamento delle bollette “forfetarie” dell’acqua dopo dieci anni. Si prevedono centinaia di ricorsi.
Tiene ancora banco la questione riguardante il contenzioso acqua. La vicenda si trascina ormai da circa un decennio e non pare sia giunta ad una definizione. La contrapposizione tra i contribuenti e Palazzo di Città avrebbe visto soccombere nel corso del tempo proprio quest’ultimo.
Il Municipio di Angri
I Giudici di Pace del Tribunale di Nocera Inferiore avrebbero infatti accolto migliaia di ricorsi presentati dagli utenti. Alla base l’assenza di contatori che attraverso una lettura dei consumi per utenza avrebbero potuto garantire in maniera equa ed oggettiva il consumo da addebitare in bolletta. Ciò nonostante, con delibera n. 294 la giunta municipale guidata dal sindaco Gianpaolo Mazzola (Forza Italia) ha approvato all’unanimità dei presenti (assente Antonio Squillante) una direttiva di indirizzo per l’emissione del ruolo coattivo per la fatturazione dei canoni idrici relativi all’anno 1998-1999. Ovvero fatture riguardanti crediti risalenti a dieci anni fa.
Il criterio per l’addebito dei consumi nuovamente adottato dal governo cittadino, ma sconfessato dalle sentenze dei giudici, è quello presuntivo e forfetario di 72 mc a persona. L’attività dell’amministrazione comunale andrebbe cioè nella stessa direzione di quelle precedenti che hanno comportato l’inasprirsi dei rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione. Questa decisione potrebbe attivare nuovamente migliaia di ricorsi da parte dei consumatori anche alla luce del fatto che nella stessa delibera è riportato che “i giudici aditi hanno assunto decisioni ispirate a vari orientamenti annullando in molti casi gli avvisi di pagamento senza che venisse determinato un diverso corrispettivo ed in altri casi in via equitativa hanno ritenuto congruo fatturare un consumo pro capite annuo di 18.25 mc a persona”.
Il Comune potrebbe cioè essere nuovamente esposto ad un contenzioso di ampia portata. La giunta comunale riferendosi al principio secondo cui “la fornitura dell’acqua costituisce un servizio di pubblica necessità e che le norme di contabilità pubblica e quelle regolamentari prescrivono che deve essere garantito al somministrante un corrispettivo minimo che costituisca il minimo aggravio possibile per l’utente e al contempo garantisca all’Ente l’equilibrio di bilancio in ossequio ai criteri di economicità di efficienza e d efficacia dell’azione amministrativa”, ha deciso di “autorizzare la UOC Contabilità e Bilancio ad emettere i ruoli coattivi per le fatturazioni relative agli anni 1998 e 1999, emesse nel corso del 2003, fatturando 72 mc di acqua annui procapite”.
Quindi non è stato adottato il criterio alternativo dei 18.25 mc a persona indicato più volte dai Giudici di Pace. Il procedimento sarà seguito dal responsabile U.O.S. Tributi e Tasse del Comune, sebbene come indicato in delibera verrà proposto la “costituzione di un gruppo di lavoro operativo per la gestione del contenzioso acqua che curi la gestione dello stesso e che provveda ad appellare tutte le sentenze dei Giudici di Pace che siano contrarie ai principi di diritto ed enunciati dalla Suprema Corte di Cassazione”. Insomma, su questo fronte le acque restano agitate.
Pippo Della Corte
Dopo aver perso centinaia di ricorsi proprio per l'acqua e aver riconosciuto milioni di euro di debiti fuori bilancio per onorarli, come se niente fosse accaduto come se i giudci non contassero niente il sindaco invia nuove o meglio vecchie bollette dell'acqua (98-99) a 72 mc quasi a dire ai cittadini fatemi ricorso che lo vincete tanto paga il Comune cioè gli stessi Angresi. FINALMENTE SI CAMBIA