Elezioni politiche, Gianpaolo Mazzola chiede al centrodestra una candidatura espressione dell’Agro Il sindaco di Angri: “vogliamo una rappresentanza che dia voce alle esigenze della nostra terra”
Il primo cittadino si inserisce, con le sue dichiarazioni, nella convulsa trattativa che si sta sviluppando in queste ore all’interno dello schieramento di centrodestra intento a redigere la lista dei candidati al Parlamento Italiano. All’inizio delle schermaglie sembrava cosa fatta per una candidatura “sicura” al sindaco di Pagani Alberigo Gambino ma, secondo “voci dell’ultima ora “, sembra tramontata tale ipotesi.
il sindaco di Angri Gianpaolo Mazzola
IL comunicato del Sindaco
In vista della prossima scadenza elettorale nazionale il sindaco di Angri, dott. Gianpaolo Mazzola, vuole evidenziare agli organi provinciali, regionali e nazionali dei partiti costituenti la PDL, il grave disagio sociale che attraversa l’Agro-Nocerino-Sarnese.
Il sindaco Mazzola, non appena si erano prefigurate nuove elezioni politiche, a seguito della caduta del governo Prodi, aveva avviato una serie di consultazioni con gli altri colleghi dell’Agro in cui, pur rinunciando ad una sua proposizione per il suo breve sindacato, auspicava la candidatura in posizione di concreta elegibilità di almeno un’altra espressione dell’Agro. Con viva felicitazione sembrava concretizzarsi tale auspicio nella persona di Alberigo Gambino, sindaco di Pagani ma , purtroppo, notizie dell’ultim’ora, danno non più percorribile tale strada.
A questo punto il sindaco invita con maggior forza gli organismi di cui sopra a prendere a cuore la nostra terra verificando, nelle opportune sedi, la possibilità di una candidatura espressione dell’Agro. La mancanza di riferimenti di governo in sede regionale da decenni e in sede nazionale negli ultimi due anni ha ancora di più penalizzate le nostre amministrazioni.
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Pertanto non trovano giustificazione le notizie apparse già da diversi giorni sulla stampa ( vedi il Mattino di domenica 3 Febbraio) che riportavano l’esclusione ipso-facto dei sindaci Gambino, Mancusi e Mazzola. Tutto ciò fa parte di un malcostume politico da combattere perché anche se i sindaci, per giusto attaccamento alla loro funzione civica, non possono candidarsi, vanno tenuti in debita considerazione, almeno ai fini consultivi e propositivi, non solo di idee ma anche di uomini. Ed è giunto il momento di far sapere che l’Agro è fertile di progetti e di uomini.