Hanno patteggiato la pena i tre responsabili della nota azienda di conserve alimentari La Feger Spa di via Nazionale dove, il 5 novembre del 2007, morì schiacciata da una pressa la quarantaseienne e mamma di cinque figli Immacolata Orlando.
Queste le condanne stabilite dal Giudice dell'udienza preliminare, Donatella Mancini, del tribunale di Nocera Inferiore:
Gerardo Ferraioli, legale rappresentante dell’azienda, un anno di reclusione (convertito in 12 mesi di libertà controllata)
Gaetano Giordano, consulente aziendale per la sicurezza: otto mesi di reclusione, sostituiti con altrettanti giorni di libertà controllata;
Gerardo Fasano, responsabile del servizio prevenzione e protezione: sei mesi di reclusione, convertiti in una multa di 6480 euro
Le pene per I tre imputati sono state anche sospese e di esse non vi sarà traccia nel casellario giudiziale.
La morte sul lavoro di Immacolata orlando, che rimase bloccata nel macchinario su cui stava lavorando e fu schiacciata da una pressa, destò profondo dolore, scalpore e rabbia non solo ad Angri ma anche sulla stampa nazionale.
Per giorni se ne parlò . Poi tutto è caduto nel dimenticatoio, come sempre succede in questi casi. La sentenza è stata accolta con rinnovato dolore e rabbia dal marito e dai cinque figli.