Due ore di sano e costruttivo confronto tra i calciatori e la dirigenza grigiorossa per analizzare il momento difficile che sta attraversando la formazione del cavallino rampante, reduce dalla pesante sconfitta contro il Vittoria.
La società dimissionaria, condotta dal presidente Ciro D’Ambrosio, ha voluto esaminare minuziosamente i motivi che stanno caratterizzando le prestazioni altalenanti dell’undici doriano. Un confronto aperto nel corso del quale ogni calciatore ha avuto la possibilità di esternare il proprio pensiero alla dirigenza grigiorossa, rappresentata dal presidente D’Ambrosio, dal diggì Battipaglia e dal diesse Criscuolo. Un confronto libero e produttivo dal quale società e calciatori sono venuti fuori con l’obiettivo comune di risalire la china tirandosi fuori dalla parte bassa della classifica.
“E’ un momento difficile che va gestito con la massima attenzione – commenta il diggì Mimmo Battipaglia – in questa fase è molto semplice emettere sentenze e lasciarsi andare alle critiche. Tutti, indistintamente, abbiamo commesso degli errori e noi della società siamo i primi a farci carico delle responsabilità. Dirigenza, calciatori e tecnico sono sul banco degli imputati perché i risultati non sono positivi, ma per uscire da questo momento c’è solo una ricetta: remare tutti nella stessa direzione”.
Il dirigente grigiorosso si sofferma sull’attuale situazione societaria che vede ancora il titolo sportivo dell’US Angri nelle mani dell’Amministrazione Comunale. “Abbiamo confermato, un mese addietro, la nostra disponibilità a farci da parte, ma tutte le persone interessate ad acquistare il pacchetto della società grigiorossa sono sparite improvvisamente. La società – continua Battipaglia - non ha avuto contatti con alcun imprenditore poiché il garante del passaggio di proprietà è il Sindaco, Giampaolo Mazzola, gli interessati devono parlare esclusivamente con il Primo Cittadino al quale la società ha rimesso il mandato lo scorso 25 ottobre”.
Il direttore generale compie un passo indietro tornando sull’argomento mercato. “Sono arrivati due buoni calciatori come Vezzoli e Galdi che conoscono bene il nostro ambiente, chi è partito lo ha fatto solo per volontà personale e non certo per una scelta societaria”. In merito al mancato acquisto di un attaccante Battipaglia è poco prolisso: “Abbiamo intavolato tante trattative, ma le richieste economiche avanzate da calciatori come Monaco, Giordano e La Porta sono state troppo elevate per il budget societario dell’Angri. Tutti vorremmo avere una Ferrari, ma purtroppo bisogna fare i conti con il portafoglio…”