CHIUSURA NIDO : INCONTRO CON MAMME E SINDACATI Le motivazioni ufficiali parlano di lavori di manutenzione. Ma sullo sfondo ci sono i problemi finanziari del Comune.
Non smette di suscitare dibattito la chiusura dell'asilo nido pubblico. La struttura di Corso Italia chiuderà per lavori, essa dovrà subire degli interventi di riqualificazione tesi ad un adeguamento normativo, così come dichiarato dall'assessore alla pubblica istruzione Francesco Fasolino. Ieri si è svolto un incontro presso la sede comunale di via Crocifisso tra una delegazione di mamme e l'assessore.
In sostanza il Comune avrebbe nuovamente ribadito la volontà di avviare i lavori di riqualificazione del plesso evidenziando la possibilità per i genitori di iscrivere i bambini presso alcune strutture private cittadine. Tra queste e l'Ente potrebbero esserci delle convenzioni. L'asilo del rione Colombo per circa un ventennio ha allevato migliaia di bambini. Alla base della sospensione delle attività ci sarebbero anche gli elevati costi di gestione che ne potrebbero determinare la chiusura definitiva.
La difficile situazione finanziaria dell’Ente non consentirebbe infatti di erogare circa 400 mila euro annui per il mantenimento del plesso. In sostanza i quaranta bambini costerebbero al Comune 10 mila euro annui ciascuno, nonostante la retta mensile pagata dalla famiglie. Costi non più sopportabili per le esangui casse comunali. Una delibera, approvata durante la gestione del commissario prefettizio Di Prisco, avrebbe inoltre aumentato l'importo delle mensilità a carico delle famiglie elevandolo a duecento cinquanta euro.
La stessa tariffa sarebbe applicata anche da alcuni nidi privati cittadini. Il plesso ha ospitato sino all'anno scorso circa quaranta bambini tra cui molti lattanti. Ora a causa della chiusura i genitori avrebbero iscritto i bambini presso strutture private cittadine, che di fatto hanno beneficiato del provvedimento. I tempi stretti avrebbero infatti indotto molte famiglie ad operare le proprie scelte non potendo attendere le lungaggini burocratiche della pubblica amministrazione. Di recente, si sarebbe anche svolto un incontro tra i sindacati dei lavoratori del nido e l'amministrazione.
Nessuna notizia ufficiale in merito a quanto deciso è stata divulgata dal Comune. Sarebbe stata una riunione interlocutoria. L'amministrazione, ascoltate le esigenze delle parti sociali, dovrà trovare un accordo con i lavoratori al fine di individuare le loro nuove mansioni. Molti addetti sarebbero dipendenti comunali che, non potendo essere licenziati, dovranno essere allocati presso altre strutture afferenti al Comune. In definitiva sembrerebbe che il nido pubblico chiuderà i battenti per consentire un suo ammodernamento, sebbene ad oggi nessun progetto sarebbe in possesso dalla giunta. I tempi per redigerlo non sarebbero immediati e successivamente dovrà essere approvato e finanziato. Solo ad ultimazione di queste fasi preliminari si potrà indire un bando pubblico per l'assegnazione dei lavori. I fondi potrebbero essere attinti dai finanziamenti europei, oppure regionali. Il Comune con le proprie risorse difficilmente riuscirà a finanziare le opere previste. La sospensione delle attività avrebbe creato forti disagi a quelle famiglie che da tempo si servivano del nido comunale.