La mancata decisione del PdL provinciale di individuare il proprio candidato sindaco non avrebbe fermato la macchina organizzativa dei propri aspiranti pretendenti alla poltrona più alta di Palazzo di Città. La diatriba in corso è tra l’assessore provinciale al bilancio Antonio Squillante e Gianfranco D’Antonio, già candidato sindaco nel 2004. Entrambi starebbero preparando le proprie liste.
A fare più notizia sembrerebbe essere la squadra stretta attorno all’otorino, passato sotto l’ala protettiva della ministra Mara Carfagna. In sostanza la spaccatura del PdL causato dal dualismo Cirielli-Carfagna si starebbe riflettendo anche in città. D’Antonio a quanto pare continuerebbe a sperare in una candidatura con il simbolo del movimento, così come avvenuto durante le scorse provinciali.
Una decisione ancora in alto mare e che potrebbe seguire altri accordi elettorali del movimento berlusconiano. Sullo sfondo anche le recenti intese con l’UdC di Casini che potrebbero rimescolare le carte in tavola. Indiscrezioni vorrebbero che le liste a sostegno del medico potrebbero essere quattro. Con D’Antonio potrebbe schierarsi anche Massimiliano Mazzola, proveniente da Forza Italia. I due sarebbero stati visti insieme al Grand Hotel Salerno, durante la inaugurazione della campagna elettorale di Stefano Caldoro. Tra i suoi sponsor anche l’ex consigliere comunale Francesco D’Antuono, nipote del consigliere regionale uscente Pasqule Marrazzo, e carfagnano di ferro. Il progetto di revanche del professionista in camice bianco potrebbe trovare l’appoggio anche dell’ex consigliere comunale Michele Villano, leader cittadino del Nuovo Psi. Con D’Antonio potrebbero schierarsi anche l’ex candidato sindaco del centrosinsitra Giovanni Padovano e gli attuali vertici dell’azienda speciale Angri Eco Servizi, Domenico Novi e Giovanni Longobardi. In sostanza uno schieramento trasversale per tentare di competere ad armi pari con gli altri.
E’ chiaro che l’obiettivo principale sarebbe quello di indebolire la eventuale candidatura di Antonio Squillante per ridisegnare gli equilibri interni al partito e lanciare precisi messaggi all’opinione pubblica. In attesa di ulteriori sviluppi sulla figura di D’Antonio potrebbe anche convergere l’ex assessore Rosario Capone, nel caso in cui dovesse decidere di non proseguire nel proprio cammino solitario. Potrebbe nascere un’intesa anche con Alfonso Postiglione, vicino al neonato movimento di Francesco Rutelli, che da settimane ormai si starebbe riunendo con amici e simpatizzanti. Ipotesi che potranno trovare conferme all’indomani della presentazione ufficiale delle liste.
Pippo Della Corte