Si è aperta una nuova storia del “centro” e noi eravamo lì a testimoniarlo : Stati Generali dell’Unione Di Centro di Chianciano Terme.
Per non perderci questo grande evento la sede del nostro partito Unione Di Centro di Angri, capeggiata dal consigliere provinciale Dott. Pasquale MAURI, con la partecipazione della Dott.ssa Adele LIMODIO, Responsabile Provinciale Dipartimento Pari Opportunità, del Segretario cittadino dell’Unione Di Centro, sez. di Angri, Gerardo DEL PEZZO, Massimiliano Sorrentino ed una folta schiera di militanti del partito, ha organizzato una “due giorni” a Chianciano.
Lo spirito era quello di chi vuole trovare delle risposte alle sue idee, alle sue convinzioni, alle sue aspirazioni. Appena arrivati al Parco Fucoli, sede del congresso, abbiamo assistito a qualcosa che mai ci saremmo aspettati: una folla entusiasta, partecipe, sorridente e pronta al confronto politico. I nostri timori circa le aspettative del congresso man mano svanivano, ci siamo subito sentiti parte della gente, era la nostra gente.
Le persone si susseguivano nei loro discorsi al centro del palco: persone del nord, del centro, del sud senza barriere culturali: alla faccia di chi vuole dividere l’Italia ed introdurre i dialetti nelle scuole. La politica ci univa; era proprio la politica e quello “scudo”, a farci sentire un tutt’uno.
Insomma, parafrasando Guido Meda: “L’Unione Di Centro c’è”.
Siamo ormai pronti al grande passo ed è proprio quello che Casini si auspica e che ha sempre dichiarato e cioè che dobbiamo camminare per la nostra strada, o meglio, dobbiamo essere il fulcro, quel grande “centro”, il punto di incontro per gli altri partiti, non per bramare le ambite poltrone sia chiaro, ma in nome di quella dialettica che porta alla sintesi politica ovvero a qualcosa su cui costruire le grandi idee di governabilità. Basta con le alleanze strategiche, abbiamo dimostrato già abbastanza che non ci interessano le cariche a partire da queste ultime elezioni politiche in cui si è deciso di andare da soli. Del resto, però, siamo lo stesso presenti alla Camera ed al Senato a dimostrazione che i nostri ideali, i nostri valori cristiani e, soprattutto, la nostra onestà intellettuale sono qualità sane, imprescindibili dalla persona e che traspaiono nella vita politica. Saremo ancora più presenti per il futuro, i sentori ci sono, che l’aria sia cambiata si sente: “il bipartitismo è morto”, così è stato sostenuto e ammesso nei vari interventi su quel palco. Una frase su tutte pronunciate da Casini ci ha emozionati: “Lo Stato deve essere Padre”; come fare a non condividerla. Soprattutto adesso che lo Stato è purtroppo diventato Fratello, anzi “il Grande Fratello”, indipendentemente se è quello di Orwell o di Mediaset (in entrambi i casi è una schifezza di sistema). Si sente ora e sempre di più la necessità di una classe dirigente garante dei diritti e dei doveri della gente e non solo delle soubrette.
Ma veniamo a ciò che ci preme di più: i giovani.
Eravamo in tre come delegati del nascente partito giovanile Unione Di Centro (Alfredo Conte, Roberto Mauri, Arturo Sorrentino) e tutti e tre abbiamo assaporato la stessa sensazione di innovazione, che attenzione a non confondere con la perdita dei valori storici e di tutto ciò che la democrazia cristiana ha rappresentato in Italia, e nello stesso tempo di controtendenza. Quest’ultimo aspetto si percepisce nella linea perseguita da Casini riguardo le alleanze anti-Berlusconi che sono state fatte nel passato e che non hanno nessun senso politico.
Siamo di fronte alla consapevolezza della nostra forza, che non significa rilassamento, assopimento intellettuale, anzi, proprio adesso che abbiamo raggiunto tale consapevolezza, si deve lavorare ancora di più affinché cresca il consenso della gente ormai stufa sia del “nuovo politico” (vedi la fine di Veltroni) che della “imprenditoria politica” (non c’è bisogno qui di fare nomi).
Casini ci ha anche ricevuti per esporgli la nostra idea di creare un partito nuovo incentrato sui giovani che vogliono sposare l’ideologia dell’Unione Di Centro. Si è dimostrato assai entusiasta, non tanto per l’idea in sé (non siamo di certo il primo partito di giovani in Italia), ma per il nostro spirito, il nostro vigore, la nostra convinzione di apertura verso il confronto costruttivo e non incentrato sulla “lotta tra bande” con gli altri partiti giovanili che aimè porta solamente alla morte della politica con la conseguenza, inoltre, di alimentare quelle voci ormai pressanti di una gioventù in rovina, senza convinzioni e senza valori.
Se possiamo essere sinceri, al ritorno del viaggio sembrava di essere stati ad una festa e non ad un congresso politico. Era la festa del “Centro” al centro dell’Italia (e dove se no!).
Arturo Sorrentino
Roberto Mauri
Alfredo Conte
Movimento Giovani Unione Di Centro sez. di Angri