Inaugurata la mostra di Ernesto Terlizzi: “La geografia degli approdi” L’esposizione dell’artista angrese conta 60 opere e sarà visitabile presso Pagea Arte Contemporanea in via Concilio 50- Angri fino al 6 gennaio 2010
Domenica 22 novembre alle ore 19 è stata inaugurata presso la Pagea Arte contemporanea, in concomitanza con il 60°compleanno dell’artista ERNESTO TERLIZZI,la mostra dal titolo “Geografia degli approdi”.
L’esposizione è composta da 60 opere realizzate lungo un arco trentennale di sperimentazione visiva quasi una sorta di viaggio suggestivo attraverso le materie della natura che da sempre hanno sobillato la curiosità dell’artista.
Nel testo in catalogo che accompagna la mostra Erminia Pellecchia così scrive: 1979-2009: trent’anni di attività pittorica, una ricerca continua che oggi, alla soglia dei sessant’anni, trova la sua maturità nel ritorno alle origini; Terlizzi, infatti, abdica alla “turbolenza del colore e all’eloquenza della materia” che lo ha accompagnato negli ultimi decenni, per dare maggior vigore, nella rude semplicità del contrasto tra bianco-nero.
Nella geografia degli approdi che l’artista di Angri, in questi trenta, intensi anni, ha inseguito e tracciato “dalle proposte post-informali ed oggettuali, all’astrazione lirica ed al naturalismo astratto polimaterico”. Così i bianchi e i neri del ’79 si nutrono negli anni Ottanta di stucchi e di catrami addolciti dalla morbidezza del pastello; la carta ed il cartone poi negli anni Novanta, cedono all’alchimia arcaica e povera della juta, della carta vetrata e delle garze. Verso la fine del secondo millennio Terlizzi sperimenta il senso tattile del legno e della pietra che innesta su impaginati geometrici di estremo rigore plastico. Una continua ricerca che affonda sempre più nelle radici della sua terra agro-vesuviana magica e contraddittoria. Graffia, scortica, scarnifica, lacera, penetra sotto la pelle del quadro giocando con il colore, con il magma denso e pastoso con cui trasfigura tutto da pittore.
Negli ultimissimi sondaggi, infine, l’artista inizia a lavorare per sottrazione e riduzione dei materiali, fuggendo il peso cromatico che lo ha marcato negli anni. Anela al minimale attraverso il ritorno al bianco e nero che non ha mai abbandonato del tutto. Un bianco e nero che ora ritorno con prepotenza ed eleganza, trasformando tra liberi strappi e segni la luce in ombra, come riflesso di un malessere che permea il vivere dei nostri giorni.
Ai sessanta lavori di piccolo formato che compongono la mostra si affiancano cinque opere di grandi dimensioni su alcuni dei momenti più significativi di questo percorso.
La mostra è visitabile tutti i giorni dal 22 novembre 2009 al 6 gennaio 2010, dalle 18,00 alle 20,00 - lunedì chiuso - domenica e festivi per appuntamento.
Mauro Santaniello
Per ulteriori informazioni sulla mostra: Ernesto Terlizzi – 333 6633838