Ascom-Confesercenti, si riaccende una polemica che dura da anni L’associazione dei commercianti diretta da Alberto Calò esprime un duro giudizio sulle iniziative di Aldo Severino che replica.
Rinasce la Confesercenti ad Angri, fioriscono le polemiche con l'Ascom. Battibecco a distanza tra i due massimi esponenti cittadini delle associazioni dei commercianti, Alberto Calò dell'Ascom ed Aldo Severino della Confesercenti, tornata sulla scena angrese dopo alcuni anni di assenza.
Alberto Calò Ascom Confcommercio
«Per l'ennesima volta nell'arco di 20 anni, la Confesercenti si è ricostituita ad Angri con volti nuovi, ma con le stesse promesse non conformi alle speranze dei commercianti, di sviluppo economico e non di semplici servizi concessi dalle associazioni di categoria», esordisce Calò.
«Chi mi conosce sa che non sono un volto nuovo - replica Severino - a parlare di me sono le tante iniziative nell'associazionismo ed in ambito commerciale per risollevare il paese». «Si perpetua, così - incalza Calò - il tentativo di disgregazione di una categoria, che dal 1973 ha tentato di consolidarsi in una forte e compatta associazione», ma Severino sottolinea come «Noi vogliamo instaurare un dialogo aperto e costruttivo con l'Ascom e l'Amministrazione comunale, bandendo personalismi ed antitesi».
E se Calò denuncia come «I commercianti dovranno di nuovo sorbirsi dai neodirigenti della Confesercenti astratte assicurazioni di risoluzione dei ben noti problemi del commercio», Severino risponde con le proposte di un centro commerciale naturale da costituire con l'intento di diverse attività commerciali e lo sportello d'impresa. Piena concordia solo sui progetti indispensabili per il futuro del paese. «Richiediamo a tutti i commercianti di decidere con chi stare» è l'appello di Calò. E Severino: «Soltanto dal confronto democratico di idee si può creare una visione d'insieme di sviluppo