“Mi atterrò alla volontà del mio partito, visto che oramai dal livello cittadino la soluzione della crisi in atto è passata a quello provinciale”.
Con queste parole il sindaco Gianpaolo Mazzola interviene in merito alla situazione politica ed amministrativa.
Tiene ancora banco, infatti, la crisi politica cittadina. Alla base la profonda spaccatura all’interno del centrodestra. Appena un anno di gestione è servito per far emergere in maniera deflagrante evidenti divergenze a Palazzo di Città.
Da un alto i consiglieri rimasti fedeli al sindaco, dall’altro i cinque “dissidenti” vicini all’ex vicesindaco Antonio Squillante. In sostanza la “giunta tecnica” nata all’indomani dell’esito elettorale potrebbe cedere il posto ad una di tipo politico, così come richiesto dai dissidenti. I partiti avrebbero rivendicato, infatti, la necessità di piazzare in giunta propri uomini. Il primo cittadino, sebbene con serenità, non nasconde le difficoltà del momento evidenziando la necessità di uscire dall’empasse attraverso una necessaria mediazione con un ulteriore intervento degli organi provinciali.
“Già da tempo abbiamo rimesso la questione nelle mani di Antonio Russo ed Antonio Iannone che rappresentano rispettivamente Fi e An a livello provinciale. Sono avvenuti diversi incontri e ne avverranno ancora. L’obiettivo è quello di trovare un punto di mediazione per garantire stabilità e governabilità”, ha dichiarato.
In sostanza pare che il quadro potrebbe schiarirsi a patto che le volontà espresse e formalizzate dai vertici dei due partiti troveranno il giusto consenso a livello cittadino. Eventuali atteggiamenti discordanti dalle decisioni assunte potrebbero inficiare le volontà espresse intorbidendo ancor più le acque. “Sono un uomo di partito e mi atterrò a quanto verrà deliberato dai vertici provinciali. Dato il mio ruolo politico oltre che amministrativo farò mie le indicazioni degli organi preposti. Mi auguro che anche An possa seguire questa linea di condotta rispettando quanto verrà deliberato a Salerno”, ha continuato. Il mese di settembre dovrebbe essere, quindi, un’ utile cartina di tornasole per verificare la possibilità di rilancio dell’azione politica del PdL cittadino anche in vista del prossimo appuntamento per le elezioni provinciali. “Tutto dovrebbe risolversi a partire dal mese di settembre. Non posso dire altro in considerazione del fatto che non ci sono stati durante l’ultimo periodo incontri oppure riunioni. Nulla è stato deciso e formalizzato e quindi aggiungere altre cose servirebbe solo a creare inutile confusione. Bisogna attendere ancora una settimana”, ha concluso.
E' possibile che passi per assolutamente normale il fatto che il Sindaco di un comune di 30000 abitanti non sia capace di fare sintesi in una coalizione nata appena 14 mesi fa? Rimettere la questione a mamma e papà è sintomo di mancanza di autonomia ed autorevolezza. Adesso tutto si risolve solo se si ripartiscono un po' meglio i posti e se alleanza nazionale piazza qualche altro assessore in giunta...
Postato da: alchemy il 28-08-2008
Accomodatevi gente...
...e tutto si risoverà a Tarallucci e fiumi di Vino
Postato da: angrese1 il 28-08-2008
mi sembra
Le vicende politiche ell'attuale maggioranza mi ricordano i fatti che avvenivano con le maggioranze di qualche anno fa. Sono cambiati i musici, ma la musica è sempre quella. Ricordate il connubio DS-Margherita, con crisi annose risolte dall'intevento dei vertici provinciali. In questo caso vi sono AN e FI e si rimanda tutto ai vertici provinciali. Ricordate come è finita tra DS e Margherita? E i cittadini pagano. FINALMENTE SI CAMBIA