Gaetano Mercurio: “Non capisco il protagonismo del Commissario Prefettizio” Il dirigente del Pd di Angri contesta i recenti provvedimenti emanati dal dott. Bruno Pezzuto.
Caro direttore,
in questi giorni leggo dagli organi di informazione le dichiarazioni rilasciate dal dott. Bruno Pezzuto, commissario straordinario da alcuni giorni e reggente fino al prossimo Aprile del nostro Comune.
Premetto che ti scrivo in qualità di giornalista iscritto regolarmente all’ordine dei giornalisti della Regione Campania ed in questa veste mi assumo tutte le responsabilità di ciò che scrivo, sperando di far capire realmente ai lettori i fatti che accadono al Palazzo di Città.
Il nostro Comune ha già precedentemente subito per ben due volte l’affronto politico dello scioglimento del consiglio comunale. Non entro nel merito se sia trattato di atti dovuti o voluti, ma mi preme evidenziare, invece, l’aspetto della gestione prettamente commissariale.
Il primo scioglimento avvenne con la defenestrazione del Sindaco Postiglione ed arrivò a palazzo Doria il dott. De Vivo, al quale fu conferito dall’amministrazione entrante un encomio per il lavoro svolto. Nel 2007, con lo scioglimento dell’amministrazione La Mura, arrivò il dott. De Prisco.
Entrambi svolsero un egregio lavoro per la città impegnando tutto il loro tempo per risolvere i problemi dell’ordinaria amministrazione e rinviando, invece, le decisioni al sindaco entrante per i problemi più importanti.
Giustamente, e sottolineo giustamente, ritennero opportuno che le scelte per la città dovevano essere fatte esclusivamente dal Sindaco e dagli amministratori, gli unici titolati attraverso le elezioni a decidere del futuro della propria città.
Non capisco, anzi rimango basito, invece, della posizione assunta dal dott. Pezzuto.
Con l’amaro in bocca ti scrivo che mi sento defraudato del mio diritto di voto e della possibilità di poter scegliere attraverso il voto chi mi dovrà rappresentare per il futuro.
Lo so, la legge consente di assumere questi provvedimenti, però non capisco questo protagonismo.
Perché il dott. Pezzuto, ripeto reggente per qualche mese del nostro Comune, decide di bandire concorsi a tempo determinato e addirittura, anche a tempo indeterminato?
Queste non sono scelte di indirizzo politico?
Rimango ancora di più, perplesso e sconcertato, quando leggo che il dott. Pezzuto dichiara che si assume la responsabilità di difendere dalle polemiche il concorso, assumendo una difesa ad oltranza che di solito si riserva per un familiare, un amico o una persona oggettivamente incapace di difendersi.
Non credo che sia questo il caso, anche perché come dichiarato dallo stesso commissario, conosce da poche settimane l’apparato comunale e i suoi dipendenti.
Di quale responsabilità allora parla il dott. Pezzuto?
Un altro elemento su cui invito tutti a riflettere è il silenzio assordante della classe dirigente e, in particolare, dell’ex vice sindaco Antonio Squillante, condottiero di una nobile iniziativa che era quella riguardante l’approvazione della delibera per il blocco della spesa.
Brevemente spiego l’importanza politica e la valenza economica di quella delibera.
Il consiglio comunale obbligava il Sindaco Mazzola a non poter più assumere personale al Comune, determinando in questo modo un enorme risparmio per le casse comunali.
Ora due sono le cose: o il vice sindaco Squillante mentiva, accusando il Sindaco Mazzola di portare il Comune al dissesto oppure mentiva il Sindaco Mazzola quando controbatteva dichiarando che la maggior parte delle nomine effettuate erano in maggioranza di indicazione di Alleanza Nazionale.
Un altro mistero di piazza Crocifisso riguarda l’approvazione della famigerata delibera per l’eliminazione delle rotatorie.
Che fine ha fatto la delibera approvata dal Consiglio comunale?
Come mai il commissario sta provvedendo ad installare le rotatorie?
Anche in questo caso due sono le cose: o è stato superficiale il vicesindaco Squillante, promotore della delibera insieme ai consiglieri comunali dissidenti, oppure l’ex Sindaco Mazzola non ha tenuto in alcun conto la sovranità del Consiglio comunale.
Morale della favola, le delibere approvate dai consiglieri comunali dissidenti e con i voti dell’opposizione rappresentata dal capogruppo Daniele Selvino, sono state riposte in qualche cassetto e volutamente non se ne parla.
Come mai lo stesso Selvino e tutti gli altri adesso tacciono? Ancora più grave è il silenzio imbarazzante dell’ex Sindaco Mazzola che stranamente è scomparso dalla scena politica.
Voglio ricordare a tutti che il dott. De Vivo e il dott. De Prisco, non hanno stravolto l’apparato comunale, anzi, hanno elogiato la professionalità e la serietà dei nostri dirigenti.
Cosa è cambiato rispetto a due anni fa, a undici anni fa e qualche mese fa?
La carenza di personale c’era allora come adesso, ora qual è questa urgenza di bandire dei concorsi in piena campagna elettorale?
Se si devono fare i concorsi questo lo decide la politica attraverso l’autorevolezza democratica dell’elezione. Fino a prova contraria il Comune di Angri è un ente virtuoso e rispettato come i suoi cittadini, capace di decidere e determinare il proprio futuro.
Citando il senatore a vita Giulio Andreotti, da uno stralcio del libro Onorevole stia zitto!, rivolgendosi ad alcuni deputati disse: “cari colleghi, a pensar male si fa peccato ma qualche volta si ci indovina” .
Gaetano Mercurio