Non sembrerebbe placarsi la vicenda legata alle multe elevate grazie al sistema Photo-Red 17/10, adottato da Palazzo Doria durante lo scorso anno ed ancora in vigore. Migliaia le contravvenzioni ed altrettanti migliaia i ricorsi. Sotto accusa sarebbe finito il software utilizzato dal Comune di Angri per monitorare i presunti automobilisti trasgressori che attraversano alcuni incroci con il semaforo rosso. Una querelle che potrebbe trascinarsi ancora per molto tempo viste anche le recenti dichiarazioni del comandante del caschi bianchi cittadini Francesco Esposito.
A dare man forte ai ricorrenti alcune sentenze della magistratura tra cui la n. 1538/07 recentemente emessa dal giudice di Pace Davide Palladino con cui è stato accolto il ricorso di un utente F.A., difeso dall’avvocato Elio Alfano, anche perché “il Comune di Angri non avrebbe fornito la documentazione relativa alla taratura del sistema Photo Red 17/10 obbligatoria per legge e certificata dal sistema UNI 30012”. A quanto sostenuto dal comando dei vigili non ha mancato di replicare Antonio D’Ambrosio, redigente del Cossap, da tempo impegnato su diversi fronti. E’ stato manifestato apprezzamento per quanto espresso dal capitano della polizia locale. “E’ chiaro che le multe vanno pagate, ma nel caso specifico si contesta la legittimità di alcune multe, non il principio generale. Fa piacere che il Comune abbia deciso di ricorrere in appello. In tal modo si farà finalmente chiarezza in merito ad una situazione che si sta ingarbugliando sempre più. E’ da dire però che le numerose sentenze emesse dalla magistratura sono tutte a favore dei ricorrenti, cosa succederebbe se anche in appello il Comune dovesse avere torto?”, ha dichiarato D’Ambrosio.
Secondo il Cossap palazzo Doria dovrebbe evitare di creare una situazione di muro contro muro improduttiva e dannosa. Un eventuale atteggiamento di chiusura rispetto alle legittime richieste di giustizia da parte dei cittadini potrebbe creare un nuovo spinoso terreno di scontro come già avvenuto per il pagamento dell’acqua. Si vorrebbe evitare di aprire un’altra spinosa vertenza come per il caso delle bollette per la riscossione del servizio idrico, ancora in alto mare. Intanto, anche alcuni legali coinvolti non esiteranno a continuare anche negli altri gradi di giudizio la tutela della difesa dei propri assisiti.
Anche in questo caso la situazione potrebbe prolungarsi negli anni e causare un notevole ammanco di risorse al Comune, già preventivate in entrata. Quello delle sanzioni per violazione del Codice della strada rappresenterebbe, infatti, un potenziale settore da cui attingere un notevole flusso di liquidità.
Se i ricorsi dovessero essere ancora accolti si verificherebbe sia un ammanco di entrate, che un aumento delle uscite considerate le condanne al pagamento delle spese di rito da parte della magistratura. Insomma, la questione Photo-Red 17/10 terrebbe ancora banco e potrebbe ritorcersi come un boomerang nei confronti di Palazzo Doria. Intanto, si aspetta di sapere chi sarà l’assessore con la delega alla viabilità e quali misure intenderà adottare.