Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Andrea Recussi, giovane esponente del Partito Democratico di Angri in merito all'elezione del coordinatore cittadino
Gentile direttore,
In merito alla notizia pubblicata sulla mia elezione come coordinatore del Partito Democratico di Angri io volevo innanzitutto ringraziare tutti gli amici di Partito che hanno pensato a me per questo importante e delicato ruolo ma credo che le condizioni così precarie, al di là di qualsiasi regolamento, non mi consentano di ricoprire questo incarico così come io intendo.
Sebbene il coordinamento presente in assemblea si sia espresso a larga maggioranza per il sottoscritto ritengo che in un momento così difficile per il nostro paese, il Partito Democratico abbia bisogno di una guida ampiamente condivisa che abbia la forza necessaria per far uscire il Partito da questo immobilismo stagnante, una guida che possa riportare il sogno Democratico ad essere di nuovo presente nelle speranze della gente e soprattutto dei tanti cittadini di Angri che credono nei nostri stessi ideali e valori.
Auspico che in questo momento di grande confusione per il paese e per il nostro partito ci sia una pausa di riflessione da parte di tutti.
Continuerò a lavorare e a dare un contributo al Partito, impegnandomi sin d’ora ad una soluzione che riporti un minimo di stabilità ed una maggiore compattezza in vista degli importanti e imminenti appuntamenti elettorali.
La ringrazio per la gentilezza e la disponibilità dello spazio che mi ha concesso e le mando i miei più cordiali saluti.
Dott. Andrea Recussi
Ma esiste davvero un'aggregazione che si chiama Partito Democratico? Evidentemente anche ad Angri come nel resto d'Italia gli ex comunisti e gli ex democristiani sono precipitati in un declino profondo dovuto alla loro presunzione. Ma come è possible che un segretario eletto duri in carica meno di 24 ore?
Postato da: cicocico il 21-03-2009
dove sono?
sento spesso parlare di PD ma mi chiedo: dove sono e sopratutto dove vanno, si riempiono la bocca di cariche di qua e di la ma alla fine che stanno facendo?