Parte dall’Agro Nocerino la richiesta della costituzione della nuova Regione denominata “Principato di Salerno". Dovrebbe geograficamente coincidere con il territorio dell’attuale Provincia. Ma sarà vero?
Dopo l’iniziativa del Presidente del Consiglio Comunale di Pagani , Massimo D’Onofrio, (consigliere provinciale pdl ) che ha convocato l’assise cittadina per mercoledì prossimo per deliberare l’adesione al progetto politico amministrativo di separazione dalla Regione Campania, anche il consiglio comunale di Nocera Superiore, retto dal sindaco Pdl Montalbano, sarà chiamato a giorni a decidere sull’argomento.
L’intenzione è di approvare una delibera ai sensi dell’art 132 della Costituzione Italiana che prevede la possibilità di creare nuove regioni con un minimo di un milione di abitanti. A farne richiesta, in questo caso, occorrerebbero tanti consigli comunali che rappresentino almeno un terzo delle popolazioni interessate. Dopodichè si procederebbe al referendum popolare.
Se l’iniziativa delle due amministrazioni comunali non è il frutto di improbabili colpi di calore né il tentativo di rompere la monotonia di queste afose giornate ferragostane, allora è facile prevedere che a ruota seguiranno altre municipalità direttamente o indirettamente facenti capo al Presidente della Provincia Edmondo Cirielli.
L’iniziativa politica, che comincia male per le critiche che sono già piovute per il nome scelto della nuova Regione , Principato di Salerno – che prefigurerebbe nella sua accezione un governatore-principe , è destinata comunque a far discutere nei prossimi mesi non solo i politici ma anche i semplici cittadini.
In ballo, ufficialmente, c’è il rapporto tra le comunità del salernitano, relegate da sempre ai margini dalla classe politico – amministratrice napoletana, e la voglia di sottrarsi al suo dominio e al suo strapotere. Una voglia di affrancamento che potrebbe avere solide motivazioni storico-geografiche e trovare rispondenza ideale anche nelle classi sociali più popolari.
Ma la verità potrebbe anche essere un’altra. Dopo le elezioni regionali, e la vittoria del centrodestra, all’interno del Partito del Popolo della Libertà sarebbe in atto una vera e propria lotta di potere, per l’occupazione dei centri decisionali, specialmente nei settori più importanti che hanno un forte ritorno economico e quindi elettorale.
Una lotta acuita ancor più dalla crisi politica nazionale (Berlusconi-Fini ). La minaccia di “uscire” dalla regione Campania potrebbe essere quindi un tentativo di condizionare le scelte politico-amministrative della nuova amministrazione regionale. Come dire, o ci date quello che vogliamo oppure… ce ne andiamo.
Nonostante i cortigiani imposti come valvassori del feudo di Angri, gli angresi hanno detto no!
Postato da: Francesca il 23-08-2010
Principato
Ma Principato di che... se no funziona nulla qui al meridione, se ci sentiamo dire non ci sono fondi, manca personale, tagli a destra e a manca, ma per favore, il Princiapato di Salerno... magari ci mettiamo il principe di Savoia e paghiamo a lui le tasse?
Certo che fa molto caldo in questo scorcio d'estate 2010...
Postato da: antonio il 23-08-2010
povero centro destra
una ne compongono 100 ne rompono, ora addirittura qualche ex-nostalgico monarchico parla di principato, e tutto con il beneplacito di chi li ha votati, ripeto, povero centro destra
Postato da: benito il 23-08-2010
a novembre si vota
Speriamo che sia la fine di una stagione infausta. Parola d'ordine: rinnovare il centrodestra.
Postato da: Antonio il 26-08-2010
frutta e verdura
Ormai stiamo raschiando il fondo. Qui troppi potenti giocano a fare gli aristocratici (che e sord e ll'at)