Si svolgerà domani mattina la cerimonia della “posa della prima pietra” in merito alla costruzione dei 139 alloggi di edilizia residenziale pubblica. Un primo passo nel tentativo di fornire risposte concrete alla cittadinanza. Da tempo l’amministrazione aveva dichiarato che tra i propri principali obiettivi c’era la risoluzione del problema casa.
I sei mesi trascorsi hanno infatti visto l’attuale compagine amministrativa impegnata nel portare a compimento quanto già iniziato dalla precedente giunta di centrosinistra guidata dal sindaco Giuseppe La Mura. Sarebbero così state vinte dopo lunghe ed estenuanti trattative anche le resistenze di alcune famiglie che non intendevano lasciare i prefabbricati.
Le nuove abitazioni sorgeranno in località Fondo Messina. Una volta terminati i lavori esse dovranno essere affidate ai legittimi assegnatari. Dopo circa un quarto di secolo dovrebbe così avviarsi a conclusione il tortuoso percorso finalizzato alla costruzione di alloggi di edilizia economica e popolare, eliminando dal territorio cittadino le baraccopoli sorte all’indomani del sima del 1980.
Dal comunicato stampa diffuso si è appreso che alla cerimonia dovrebbero prendere parte il sindaco Gianpaolo Mazzola, l’assessore ai lavori pubblici Salvatore Giordano, il consigliere regionale Pasquale Marrazzo, il caposettore ai lavori pubblici del Comune di Angri Bendetto D’Ambrosio, Michele Vaiano referente del consorzio nazionale “Cooperativa di produzione e lavoro”, che materialmente eseguirà i lavori. Alla cerimonia inaugurale parteciperà anche il parroco don Luigi La Mura che benedirà l’inaugurazione del cantiere.
I lavori non avranno breve durata e si presume che potrebbero concludersi nella loro interezza non prima della fine del 2009. Nella nota diffusa da Palazzo di Città è scritto che “l’obiettivo dell’amministrazione comunale con la costruzione dei 139
alloggi è di mettere i cittadini regolarmente assegnatari in condizione di vivere in un’abitazione vera e propria”. Intanto, sono ancora centinaia i cittadini che vivono all’interno dei prefabbricati. Il risanamento avviato dovrà nel futuro riguardare anche l’area a ridosso del campo sportivo e quella nei pressi del rione Ardinghi. In quelle due zone sono ancora decine i prefabbricati occupati dalle famiglie angresi. I prossimi mesi diranno se l’impegno dell’attuale compagine continuerà nella direzione più volte indicati dai propri componenti.