Succede ad Angri; nel paese che non c’è. O meglio nel paese che esiste per pochi e categoricamente raccomandati. E’ la storia che ha coinvolto l’associazione sportiva ASK Volley, che da oltre un ventennio svolge in città attività di pallavolo.
Per molto tempo la base operativa è stata la palestra di via Leonardo Da Vinci, ma causa carenze strutturali, le attività si sono spostate presso la palestra polivalente di via Dante Alighieri.
Autorizzata dall’ufficio comunale di competenza, a settembre sono iniziate le attività e i vari campionati, comunicando quale campo di gara, quello della palestra “Galvani”, ottemperando ai doveri di pagamento delle somme dovute per l’utilizzo della struttura per il campionato in corso e, attraverso un piano di rientro, per gli anni pregressi.
Ma dall’11 gennaio scorso, le attività sono state “dirottate” dall’ufficio del caposettore Pasquale Pisanti, presso la palestra Leonardo da Vinci; in una struttura sottoposta a lavori di recupero del pavimento, e che non permette di svolgere le attività pallavolistiche per assenza di fondo adeguato, di tracciature idonee, e dei supporti per ancorare i pali di sostegno della rete.
Insomma, malgrado le sollecitazioni, l’ufficio resta sordo alle motivate lamentele dei responsabili dell’associazione, che si sentono figli di un Dio Minore perché non allineati con il politico di turno, che negli uffici entra, chiede e ottiene tutela per questa o quella associazione che dovrà garantire voti in cambio della raccomandazione fatta.
Anche la gestione commissariale è stata deludente, così come l’opera dei dirigenti di settore. In attesa di poter vedere accolte le proprie istanze, le attività sono ferme e i giovani ragazzi in attesa.
Angri 25 gennaio 2010
ASK Angri
Il presidente
Massimiliano Bifolco