Pubblichiamo la lettera di un nostro lettore che lamenta una sorta di abbandono da parte dell’Amministrazione retta dal commissario Prefettizio Bruno Pezzuto. Il tono pacato della missiva richiederebbe che i funzionari comunali preposti al servizio delucidassero l’opinione pubblica angrese sull’attuale situazione della Protezione Civile e sulle prospettive future dell’organizzazione.
Salve,
Le volevo riferire una situazione che coinvolge il Gruppo Comunale di Protezione Civile da quando il nostro comune è capeggiato dal commissario prefettizio.
Attualmente il Gruppo non ha sede, esiste solo un giro di telefonate tra il capogruppo e i volontari per organizzare i vari servizi. La vecchia amministrazione Mazzola aveva ubicato temporaneamente il gruppo nella biblioteca comunale con prospettiva di istituire nel nostro comune il C.O.C. (centro operativo comunale) permanente, polo di emergenza che raggruppava come unico polo operativo Protezione Civile, Croce rossa, e radioamatori nello stabile confiscato alla camorra di via satriano (successivamente individuata).
Con l'arrivo del commissario straordinario e il cambio del responsabile a livello comunale Anna Palumbo io da esterno e da cio che sento dire dai miei amici la situazione è peggiorata.
1- la sede attualmente non c'è
2- sarà affidata alla croce rossa
3- il gruppo comunale attualmente è composto con delibera comunale da 25 volontari ma da 2 anni ne sono presenti 13-15
4- sono stati invitati tutti e 25 i volontari a compilare tra fine maggio e inizio giugno un modulo di riconferma ad appartenenza al gruppo che se non era consegnato nei successivi 10 giorni venivano cancellati d'ufficio dall'elenco del gruppo e a tutt'oggi il capogruppo operativo non ha avuto ancora risposta
5- i volontari che non hanno compilato il modulo hanno vestiario e attrezzature di proprietà del comune, ma perchè non riprendersele e darle a chi non ne ha?
6- perchè non riaprire le iscrizioni per aumentare il numero di volontari e giostrare con più serenità i servizi?
7- la sede, siamo arrivati a luglio ma come si tocca il tasto sede tutti fanno orecchie da mercante, non lo so, non ne ho parlato poi vediamo....ma i ragazzi si riuniscono a casa del capogruppo.
8- tra tanti beni confiscati non ce ne uno per il Gruppo di Volontari?
Penso che è agli occhi di tutti come quei 13 ragazzi danno una mano alla nostra comunità non si tirano indietro, hanno dato la loro disponibilità al Comune di Angri volonatariamente senza fini di lucro, solo perchè spinti dal volere di aiutare il nostro territorio, e il comune come ente che ha costituito il gruppo di volontari che non fanno bilancio danno il loro tempo gratuitamente non dà loro una sede e non cerca di migliorare il servizio?
Su alcuni articoli vedo scritto sempre "da quando è stato costituito l'uffico comunale di protezione civile diretto da ...." si ma secondo lei il responsabile comunale Anna Palumbo può fare tutto ciò senza l'aiuto dei volontari?
i meriti è facile prenderseli ma quando ci sono gli allagamenti o emergenze di ogni genere ( ndr merd, scusate il termine) ci sono sempre quei soliti 13.
A conclusione le chiedo se lei molto gentilmente riuscisse a far un pò di luce su questa situazione di mettere un pò di pulce nell'orecchio alla cittadinanza.
Scusate la forma ma lo scritta di getto sicuro sono un cittadino che quando vede situazioni di sto genere gli si cadono le braccia un ente che non si preoccupa delle sue forze le accantona bhe allora era vedo quello che mi disse un mio amico (attualmente volontario) quando stava Mazzola i miglioramenti del gruppo si vedevano, attrezzatura, il fuoristrada ( che è all'occhio di tutti voluto dall'amministrazione Mazzola), eravamo considerati,in ogni intervento di grossa entità il sindaco o qualche suo delegato era sempre presente (vedi allagamenti ortalonga o altri...), era stato nominato gli ultimi giorni come resp.comunale l'ispettore Galasso della P.L. una mano in più in mettere in simbiosi i servizi della P.L. e P.C (che oggi gia fanno) e l'operatività.
Questo è uno sfogo di un cittadino padre di famiglia che vedendo quei ragazzi che fanno con amore con passione in un qualcosa in cui credono l'ente si dimentica di loro e li accantona.