A chi tocca ripulire la strada provinciale 185, l’arteria che collega Angri , San Marzano Sul Sarno e Sant’Egidio del Monte Albino e la cui carreggiata per circa otto chilometri è invasa da rifiuti di ogni genere?
un tratto della SP 185
Come si ricorderà, nei giorni scorsi era stata l’imprenditrice Rosanna Ferraioli, candidata alle regionali per il centrodestra con la lista Noi Angri a sollevare il problema del degrado dell’arteria addossandone in un primo momento la responsabilità alla Provincia, in quanto Ente proprietario, per poi rettificare il tiro sostenendo che la manutenzione tocca ai Comuni. Subito dopo la Provincia era intervenuta con un comunicato dell’assessore ai lavori pubblici Feola in cui si ribadiva la “competenza dei Comuni interessati” e preannunciando la diffida per quelli inadempienti .
Al contrario, Gianfranco D’Antonio assessore all’ambiente del Comune di Angri, ha sostenuto che il problema deve essere risolto dalla Giunta Cirielli.
Oggi anche il gruppo consiliare angrese del Pdl interviene sull’argomento prendendo posizione a favore dell’Ente Provinciale. Lo ha fatto con un comunicato di Gaetano Longobardi, a nome del suo gruppo.
“L’assessore alle Politiche ambientali del Comune di Angri - scrive Longobardi - non sa neppure che la pulizia straordinaria dei suoli adiacenti alla strada provinciale 185 non spetta alla Provincia ma ai comuni attraversati dall’arteria, pertanto invito d’ora in poi Gianfranco D’Antonio ad informarsi prima di esprimere critiche e giudizi.”
Lo “scaricabarile” quindi continua e è destinato a prodursi anche nel prossimo consiglio comunale previsto per lunedì.
C’è da dire che il problema della discarica a cielo aperto, lungo tutta la strada provinciale 185, si trascina ormai da qualche anno ed è nato con l’emergenza rifiuti che ha paralizzato per diversi mesi la Regione Campania. Un problema che si è protratto nel tempo e si è aggravato sotto l’amministrazione Mazzola: oggi quindi sono pochi a poter essere esentati da ogni responsabilità per le condizioni incivili in cui è stata ridotta quella zona.
Anziché cercare di trovare i colpevoli e cavillare se si tratta di manutenzione ordinaria o straordinaria, sarebbe quindi opportuno che i rappresentanti dell’Ente Provincia e i Sindaci dei Comuni interessati (tra cui c’è anche l’assessore provinciale Carpentieri), nella loro veste rispettivamente di proprietario e conduttori, si mettessero d’accordo al più presto per far ripristinare l’arteria e restituirla in sicurezza ai cittadini dell’Agro.
Del resto il Codice Civile lo prevede espressamente: se i Comuni rimangono inadempienti o ritengono di non esserne tenuti , lo faccia la Provincia e poi mandi il conto ai Comuni se ritiene che il costo dei lavori debba essere a loro addebitato. Poi si vedrà chi ha ragione. L’importante, al momento, è risolvere il problema.