Non accenna a placarsi l’emergenza rifiuti. La città risulta ancora sommersa da quintali di putrescente immondizia. Il caldo torrido di questi giorni starebbe facendo aumentare la preoccupazione per i rischi di carattere igienico e sanitario. Una puzza nauseabonda starebbe avvolgendo interi rioni. In allerta anche l’Asl Sa 1.
Strade, vicoli, cortili e piazze sono sommerse da cumuli di immondizia. Per le strade anche centinaia di bambini e adolescenti a causa della chiusura delle scuole. Urgerebbe una disinfestazione, derattizzazione e lavaggio delle strade per ridurre i rischi di carattere sanitario. La città non riuscirebbe a tamponare una emergenza di carattere regionale. Sotto accusa la passata amministrazione guidata dall’ex sindaco Giuseppe La Mura che non avrebbe ottemperato a quanto dettato dal Commissario straordinario Guido Bertolaso di individuare ed attivare un sito provvisorio di stoccaggio come avvenuto in numerosi comuni limitrofi.
Totalmente pregiudicata anche la raccolta differenziata che aveva iniziato a muovere timidamente i primi passi. Non è difficile fare una mappatura delle aree a più alta presenza di rifiuti : via Alveo Sant’Alfonso, via Nuove Cotoniere, piazza Annunziata, via Cervinia, corso Vittorio Emanuele, piazza Trivio, piazza Crocifisso, viale Europa e numerose altre strade periferiche. La rimozione dei rifiuti dalle strade non avviene in maniera quotidiana. Le aree vengono ripulite con mezzi pesanti dall’azienda speciale Angri Eco Servizi a seconda della disponibilità delle discariche nel ricevere il quantitativo imposto.
La produzione dei rifiuti sarebbe però superiore a quella che può essere trasferita, da qui la costante presenza di immondizia lungo le strade. Ad esprimersi su quanto sta accadendo anche il direttore generale dell’azienda speciale Angri Eco Servizi, De Filippis. “La situazione è ai limiti. Stiamo vivendo una fase molto delicata. Non voglio dare vita a facili allarmismi ma se non viene attivato il sito di stoccaggio provvisorio ci potremmo trovare davanti ad un punto di non ritorno”, ha dichiarato. Dopo una pausa di qualche mese la città si ritrova, quindi, nel tunnel dell’emergenza. “Risulta urgentissimo attivare il sito individuato dalla passata amministrazione che però non ha portato a compimento la scelta inizialmente fatta. Ho scritto anche al commissario prefettizio Di Prisco affinché potesse garantire l’apertura del sito di stoccaggio. Se ciò non verrà fatto, a breve si potrebbe paventare in maniera concreta un rischio igienico e sanitario di elevata portata”, ha continuato. L’area sebbene individuata dalla passata giunta in un fondo agricolo in via Campia non sarebbe mai stata attrezzata ed attivata.
Ha ancora dichiarato il direttore della municipalizzata: “La futura amministrazione potrebbe anche sottoscrivere accordi con discariche presenti fuori regione dove trasferire la parte umida dei rifiuti. Questi dopo poco tempo vanno in putrescenza e non possono essere trattenuti per troppo tempo all’interno del sito provvisorio qualora attivato. Occorre un provvedimento amministrativo di estrema urgenza per tamponare la situazione. Noi, intanto,continueremo a fare la nostra parte”.