Una grandiosa folla composta da donne, uomini, giovani, anziani e bambini ha voluto dare il proprio saluto a ciò che per la città di Angri è il bene più prezioso, la statua di San Giovanni Battista.
Il ritorno di San Giovanni Battista
Da Villa San Giovanni, dove la statua è stata preparata dopo il rientro da Napoli, la processione si è snodata lungo le principali strade cittadine, Via Dei Goti, Via Matteotti, Via Murelle e Piazza Doria. A guidarla, oltre al parroco della Collegiata di San Giovanni Don Enzo Leopoldo, vi erano anche il neo sindaco Gianpaolo Mazzola e il comandante della Stazione dei Carabinieri Egidio Valcaccia. A scortare la statua quattro carabinieri in alta uniforme.
Arrivati in Piazza Doria, Don Enzo Leopoldo ha officiato la Santa Messa a cui hanno partecipato piu’ di cinquemila persone.
Con il rientro della statua a pochi giorni dall’inizio dei festeggiamenti per il Santo Patrono della città di Angri, si chiudono anche tutte le polemiche che hanno accompagnato la decisione di sottoporre a lavori di restauro e conservazione l’opera d’arte lignea risalente agli inizi del tredicesimo secolo (1200). Lavori ritenuti necessari per il pessimo stato di conservazione della statua ma che, col passare del tempo e delle indiscrezioni sulle indagini storiche effettuate dagli esperti dell’Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli avevano fatto temere uno stravolgimento dell’effigie del Santo. Una paura fugata dal riscontro visivo effettuato direttamente dai fedeli che non avrebbero tollerato una modifica dei lineamenti del Santo.
Non sono mancati, tuttavia, quelli che hanno lamentato la mancanza del tradizionale mantello rosso dorato. Effettivamente sotto quel mantello quasi tutti i bambini di Angri sono stati portati dai loro genitori per essere “protetti dal Santo”. Ma siamo sicuri che Don Enzo Leopoldo, come già promise al momento della partenza, non mancherà di ripristinare nella sua interezza quell’aspetto di San Giovanni tanto caro ai ricordi di tutti i cittadini angresi.