È una tradizione che si sta radicando fortemente tra quella gente che ama la montagna dimostrandolo in tante occasioni. Per tutto il mese di maggio la solita comitiva, composta ormai da circa una cinquantina di persone, uomini e donne comprese, che fa capo al diacono Cosimo, a Michele Gallotto e a Salvatore Longobardi hanno scalato il ripido sentiero che porta alla grotta del Caprile per recitare il rosario in onore alla Madonna della Speranza.
Il pregare la Madonna non è solo diventato una occasione per riunirsi ma avere un attimo di concentrazione per una profonda riflessione tra le vetusta mura di roccia della grotta, gli alberi maestosi del bosco che la incorniciano, e perché no anche dai tronchi miracolosamente salvatisi da un immane incendio appiccato da sconsiderati lo scorso anno. “Il silenzio profondo che ti riavvicina all’Eterno”. È una emozione indicibile trovarsi in cinquanta, là a circa 800 metri sul livello del mare, pregare e contemporaneamente essere abbracciati dalle tenebre.
A notte fonda una lunga teoria di persone si snoda poi sui sentieri del ritorno, accompagnati dai versi degli animali notturni che creano il giusto corollario di una natura fortemente ostinata a non volersi far violentare dalla furia maniacale di qualche vandalo. Si scende poi in direzione Chianiello, per una strada illuminata da decine di torce elettriche che creano una suggestiva atmosfera che solo chi ama la montagna e ci è stato può capire.
Dopo tante fatiche si giunge soddisfatti a valle per poter dare inizio ai festeggiamenti per l’ultima impresa del 2010, il quarto giovedì del mese di maggio che ha visto protagonisti cinquanta fedeli amanti della natura. Via libera quindi a fuochi pirotecnici, cena abbondante per tutti, musica e tanta tanta allegria intorno ai tavoli imbanditi presso gli spazi messi gentilmente a disposizione dall’Ente Acquedotto.
Ma tra il serio e il faceto si è anche discusso del progetto di un’associazione di volontari contro gli incendi boschivi, creando presidi di avvistamento per la prevenzione incendi. Chiunque fosse interessato all’iniziativa può proporre la propria adesione al Gruppo coordinamento “I giovani presidiano il parco”.