La Cappella Pisacane, un gioiello d’arte da recuperare Il prof. Sergio Amato chiede l’intervento dell’Amministrazione Comunale per il restauro delle opere d’arte risalenti al 1600
Sergio Amato da anni sta portando avanti una battaglia per la salvaguardia della Cappella Gentilizia di via di Mezzo che, al suo interno, racchiude opere d’arte risalenti al 600. Lo ha già fatto nel 2007 su angri info. Oggi rivolge il suo appello alla nuova Amministr4azione Comunale.
Ancora una volta – ci scrive Amato - l’antico Borgo Angioino, cresciuto all’ombra dell’antico e severo Mastio, si accinge a festeggiare i Santi medici Cosma e Damiano. Tra le quattro viuzze strette trai i vecchi caseggiati, una vetusta Cappella gentilizia, custodisce le seicentesche statue in cartapesta dei due Santi fratelli medici. Questa Cappella conosciuta come di Montevergine o dei Pisacane (dalla nobile famiglia che la volle sul finire del XVII sec. e gli inizi del XVIII sec.), dall’ormai lontano sisma del 1980, versa ancora in un profondo stato di abbandono e degrado.
La Cappella Pisacane, - continua il prof. Amato - ha urgente bisogno di restauro. A lungo andare le crepe al suo interno, causate dal sisma, tendono sempre di più ad allargarsi (ciò potrebbe causare un cedimento strutturale) ed è aumentata anche l’infiltrazione d’acqua piovana, mettendo a rischio lo stato di conservazione della pregevole pala d’altare, risalente al XVII sec. e raffigurante la Madonna di Montevergine tra i Santi Andrea e Antonio da Padova. Le statue e i suppellettili contenuti in essa, versano in un pessimo stato conservativo, attaccati da muffe e tarli; ma ciò che preoccupa maggiormente è l’avanzato degrado del gruppo scultoreo in cartapesta dei Sette Santi Dormienti, degrado che và tempestivamente fermato, poiché quest’opera è un “unicum” in tutta Italia.
“Concludo - termina la lettera di Amato - invitando l’Amministrazione Comunale a recuperare e a valorizzare questo piccolo ma importante scrigno d’arte. Un Paese può rinascere, solo se conserva le proprie Radici, il proprio glorioso Passato.”