“Scuole Aperte” ai bisogni del territorio angrese Con la manifestazione conclusiva al Liceo Don Carlo La Mura si è concluso il progetto Scuole Aperte per l’anno 2009-2010
Sabato 12 giugno 2010 si sono concluse le attività del Liceo Classico-Scientifico “Don Carlo La Mura” e dell’Istituto Comprensivo “Luigi Galvani” rientranti nel Progetto Regionale Scuole Aperte annualità 2009-2010. La manifestazione conclusiva svoltasi presso la sede del Liceo ha visto la partecipazione delle autorità locali e regionali insieme ai ragazzi e alle associazioni ed enti che hanno animato il progetto.
Il progetto, che è durato per tutto l’anno scolastico, ha tentato di dare una risposta alle esigenze formative degli alunni e di creare unitarietà nel lavoro dei due istituti coinvolti, allo scopo di incrementare il rapporto di collaborazione e lo scambio reciproco associazioni-docenti-genitori-alunni.
Gli interventi della manifestazione hanno sottolineato l’importanza del lavoro laboratoriale. In particolare Il coordinatore regionale del progetto, prof. Salvatore Visciano, ha mostrato la sua felicità per il risultato raggiunto grazie al lavoro di rete tra mondo della scuola e associazioni locali, definite antenne sul territorio in grado di captare i messaggi provenienti dal tessuto sociale circostante. Tante le realtà associative presenti che hanno mostrato il lavoro svolto con degli stand espositivi distribuiti tra le varie aule dell’istituto.
Per quanto riguarda l’Istituto Comprensivo “L. Galvani”, i laboratori attivati sono stati ben 5. Il prof. Carmine Carbone, presidente dell’Associazione Granello di Senapa Onlus che ha attivato lo Sportello di Ascolto, ha così commentato il lavoro svolto: “Siamo stati contenti di aver potuto continuare l’esperienza di ascolto dei bisogni degli studenti e delle loro famiglie. In questo momento in cui le risorse finanziarie scarseggiano è importante che le istituzioni pubbliche investano sulle professionalità del volontariato presenti sul nostro territorio”.
Ha dato buoni frutti anche il laboratorio di danzaeducativa proposto dall’Associazione Culturale Tersicore, che ha valorizzato la corporeità e la comunicazione non verbale.
Un bilancio positivo per le attività proposte nella speranza che queste iniziative non manchino in futuro, perché, come dice il nome del progetto, la scuola non si deve limitare a distribuire nozioni, ma deve essere un laboratorio aperto sui bisogni del territorio.