Mazzola e Mauri uniti per il bene di Angri. Presto la rimozione dell’amianto dai prefabbricati leggeri di Fondo Messina In arrivo 8 milioni di euro dalla Regione Campania per opere pubbliche
Un consiglio comunale all’insegna della concordia. L’assise ha approvato ieri sera numerosi provvedimenti con il consenso unanime di tutti i consiglieri comunali, a dimostrazione di un ritrovato clima di collaborazione tra le forze politiche ma soprattutto tra il sindaco Mazzola e il suo antagonista al ballottaggio Pasquale Mauri.
Il provvedimento più importante riguarda la variazione di bilancio di circa 250mila euro che dovranno servire allo smaltimento dell’amianto dai prefabbricati leggeri di Fondo Messina . Una somma finanziata interamente dalla Regione Campania per interessamento dell’assessore regionale Luigi Nocera (udeur).
Ed è proprio sulla paternità di questo finanziamento che si è sviluppato un dibattito politico tra i gruppi consiliari. Il consigliere Giacomo Sorrentino, ripercorrendo la storia recente ha infatti ricordato ai colleghi e al numeroso pubblico presente che è stato grazie all’interessamento dell’Udeur e al rappresentante nell’esecutivo regionale on. Nocera che il Comune di Angri potrà finalmente risolvere l’annoso problema che si trascina da anni.
Pasquale Mauri nel confermare quanto sostenuto da Sorrentino ha anche annunciato che sempre dalla Regione Campania e sempre per interessamento dell’assessore regionale all’Ambiente sono stati approvati finanziamenti per circa 8 milioni di euro che dovranno servire alla realizzazione di fognature oltre a opere relative all’acquedotto per le zone periferiche della città.
Il sindaco Gianpaolo Mazzola ha ringraziato l’Udeur e l’assessore regionale per la fattiva opera svolta, auspicando anche per l’avvenire eguale impegno da parte di tutte le forze politiche per portare a risoluzione i numerosi e gravi problemi che investono la città di Angri. Unica nota dissonante, quella di Giovanni Padovano che ha rimarcato il ritardo del provvedimento, ma il suo intervento polemico è sembrato dettato più dal clima di concordia instaurato tra i due maggiori schieramenti politici che da una contrarietà allo stesso provvedimento.