Sono quattro le “sezioni primavere” autorizzate e finanziate ad Angri Nell’elenco del Ministero figurano anche tre scuole private. La “dimenticanza” dell’assessore Fasolino in consiglio comunale.
Oltre all’asilo nido comunale anche tre scuole d’infanzia private angresi avranno il contributo del ministero della Pubblica Istruzione ammontante, per ciascuna di esse, a circa 25mila/30mila euro a seconda del numero di bambini accolti nelle strutture.
L'assessore Fasolino mentre relaziona in consiglio
Le scuole d’infanzia Alfonso Maria Fusco di via Maddalena Caputo, la Casa del Padre in via Canonico Fusco, e la scuola Santa Giuliana di via Risi hanno infatti avuto l’autorizzazione a realizzare un’offerta formativa rivolta ai bambini dai 24 ai 36 mesi di età e di conseguenza potranno beneficiare del contributo previsto dalla legge 27 dicembre 2006 (legge finanziaria 2007), alla stessa stregua dell’asilo nido comunale.
Una “bella notizia” che fa sicuramente onore alle suddette istituzioni scolastiche operanti sul territorio angrese Quello che sconcerta, però, è il “silenzio” dell’assessore Francesco Fasolino che nel corso del lungo dibattito sviluppatosi in consiglio comunale sulla questione asilo nido ha accuratamente evitato di darne comunicazione ai consiglieri comunali evidenziando con molta enfasi, però, il “successo” del suo operato per l’approvazione del progetto relativo all’asilo nido comunale.
Fasolino non poteva non saperlo considerato che il Comune di Angri , individuato come unico soggetto regolatore dei servizi per l’infanzia sul territorio comunale, prima di rilasciare l’autorizzazione, aveva ed ha tutt’ora precise funzioni di accertamento e controllo dei requisiti per accedere ai contributi.
Si è trattato di una semplice “dimenticanza” dell’assessore oppure l’esponente dell’esecutivo avrà pensato che la notizia del finanziamento di analoghe iniziative private avrebbe sminuito il progetto “sezione primavera” per l’asilo nido da lui predisposto? Oppure vi sono altri aspetti del problema che non conosciamo? Certamente sembra perlomeno strana una “dimenticanza” ripetuta, nei giorni successivi, nel corso dell’intervista televisiva rilasciata all'emittente Teleangri1