Ancora un dramma della solutidine ad Angri. Giancarlo Garofalo, 39 anni, sofferente da tempo di disturbi psichici e crisi depressive e in cura presso il centro di igiene mentale, si è suicidato questo pomeriggio sui binari della stazione ferroviaria di Corso Vittorio Emanuele al passaggio del treno proveniente da Napoli e diretto a Reggio Calabria.
L’uomo, separato dalla moglie, abitante in vicolo Rodi,ha aspettato che il convoglio ferroviario arrivasse a pochi metri da lui per lanciarsi all’improvviso contro la motrice sotto lo sguardo atterrito dei numerosi viaggiatori che attendevano alla stazione. Il macchinista ha azionato prontamente il freno d’emergenza ma per il giovane non c’è stato nulla da fare.
Giancarlo Garofalo aveva già cercato di finirla con la sua triste vita appena due mesi fa allorquando, dopo aver ingerito alcuni farmaci, si era inferto alcune coltellate alla gola, ferendosi in modo grave. Trasportato in Ospedale era riuscito a salvarsi.
Il tragico episodio di oggi alla stazione ferroviaria di Angri è il secondo in meno di due mesi. Il 14 giugno scorso toccò alla signora Irma Ingenito, sofferente di depressione per la morte del marito. Due storie diverse, un unico dramma.