A volte ne senti parlare, credi poco alla assurdità di come e cosa può succedere al momento dell’approccio tra vittima e truffatori, poi se ti capita da vicino hai voglia di chiedere scusa a tutti per essere stato superficiale e poco attento.
Quante volte, infatti, si è sentito parlare delle truffe a buon mercato, ancora più esecrabili se si pensa che ad essere vittime sono inermi e indifesi anziani,
raggirati da scaltri vigliacchi che ne approfittano per carpirne la buona fede magari sfruttando l’amore che essi nutrono per i propri familiari.
“C’è una multa da pagare oppure un regalo da consegnare a nome e per conto di un familiare, oppure ancora aiutare un figlio in difficoltà” sono le scuse più frequenti per raggirare il malcapitato anziano.
L’allarme è reale, per le vie di Angri girano truffatori alla ricerca del facile guadagno a spese di poveri indifesi facendosi consegnare soldi magari aspettando il momento propizio del ritiro della pensione. E’ tempo di passare al contrattacco, per la difesa anche dell’incolumità dei nostri cari, bisogna oltre che denunciare chi tenta la truffa allertare le povere vittime, renderli compartecipi ed edotti di tutti i trucchi per prevenire l’attuazione del raggiro che spesso è impunito.
E’ di questi giorni la notizia che girano per le strade cittadine spavaldi truffaldini che tentano il colpo del giorno turlupinando poveri e indifesi anziani e lo fanno alla luce del giorno, impunemente sicuri che i pochi secondi del contatto fisico e verbale non potrebbero essere sufficienti per un riconoscimento all’atto di una eventuale denuncia.
Allora che fare? Innanzitutto avvertire i possibili bersagli di essere sempre attenti, mai fidarsi di chi dichiarandosi amico del figlio o della figlia ti cerca un compenso per un servizio o una commissione mai cercata e chiesta. Il rituale è ormai noto, ci si avvicina al malcapitato, si inventa una scusa, si cerca con una telefonata di contattare il parente sempre falso per garantire la conoscenza della commissione o di quanto richiesto e via libera alla trappola. E’ un fenomeno purtroppo che va sempre più diffondendosi; attenti dunque ai falsi amici, alle false conoscenze per non essere annoverati nella folta schiera dei truffati.
Vincenzo Vaccaro