La rassegna teatrale angrese AVANTEATRO propone questa sera uno spettacolo sulla tragedia dei militari e dei civili intossicati dall'Uranio impoverito nei Balcani
Lo spettacolo è tratto da U-238, testo di Niccolini, Paolini, Purgatori e come dicono gli autori stessi: ”le storie diventano tali solo se smettono di appartenere a qualcuno, e prendendo vita costringono anche chi voleva ignorarle a tenerne conto.”
Noi lo abbiamo letto e non abbiamo potuto fare a meno di raccontarla quella storia, la storia di U-238, di Luca e del suo sogno; le musiche, originali e suonate dal vivo, accompagnano il recitato quasi come una colonna sonora.
L'effetto dell'uranio impoverito sui figli dei contaminati
"...nell'estate del 2003. Luca era gia' senza fegato, sieropositivo per via delle trasfusioni e sull'orlo di un'altra chemio. (...) Abbiamo incontrato Luca perche' ci servivano le sue parole, le sue risate, la sua serena indignazione per dare faccia, anima e corpo alla storia di questo micidiale sommergibile chiamato U-238, che dalla Prima Guerra del Golfo naviga nel sangue di militari e civili mietendo vittime. E non importa sotto quale bandiera".
Uranio è tratto da U-238 di Marco Paolini con Anna Nisivoccia e Riziero Pecoraro, con le musiche originali suonate dal vivo di Rocco Vertuccio.