Telecamere fantasma, tutti ne parlano ma nessuno sa quante e dove siano. E questo a dispetto di norme ben precise che obbligano gli enti che utilizzano impianti di videosorveglianza a segnalare con apposita segnaletica le zone che sono sottoposte a sorveglianza. A distanza di un mese dall’annunciato varo dell’impianto di videosorveglianza, tenutosi in pompa magna presso il Municipio di Piazza Crocifisso, sorgono i primi dubbi su tutta l’ “operazione sicurezza” messa in atto dall’Amministrazione Mazzola.
Dubbi sorti già all’atto dell’approvazione del regolamento approvato in consiglio comunale e all’atto della cerimonia di presentazione del progetto, dichiarato in quella occasione già in fase esecutiva e quindi operante.
Oggi il tempo sembra sia abbondantemente trascorso per ritenere completati da parte dell’Amministrazione Comunale tutti i procedimenti previsti per cui facciamo nostri i dubbi e le proteste che ci sono giunte da parte di molti cittadini angresi, anche verbalmente, sull’argomento.
Quali sono questi dubbi?
In primo luogo manca la segnaletica: il cittadino ha il diritto sacrosanto di sapere se sta in una zona dove viene ripreso, sorvegliato e/o registrato. Tale “informazione” non è un vezzo su cui si possa discutere ma un presupposto essenziale per la legittimità della raccolta dei dati video e/o audio. Mancante la segnalazione, la raccolta dati è illegittima e come tale deve cessare.
Secondo: Dove vengono tenuti i server che raccolgono tali informazioni? Chi è il responsabile del procedimento? Chi ha accesso alle registrazioni? Sono state prese tutte le precauzioni (password, etc…) per evitare che persone non autorizzate possano avere accesso alle informazioni?
Poiché i quesiti posti sono molto seri perché investono il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dei cittadini e della dignità delle persone sarebbe opportuno nonché auspicabile che il Sindaco chiarisse come stanno esattamente le cose.
Pur comprendendo e condividendo che l’osservanza della legge non è un fatto discrezionale, per cui se la legge 231 sulla privacy, prevede determinate prescrizioni è giusto che le stesse vengano osservate; mi sento però di dire che a me personalmente piacerebbe un bel cartello “paese videosorvegliato”, forse potrebbe essere l’unico modo per ricondurre i concittadini al rispetto di elementari norme di vivere civile.
Piuttosto, ritengo che non sia giustificata la “pompa magna”, per 6 telecamere che associano l’inadempienza verso la legge, alla poca utilità visto che coprono una parte talmente minima del paese da non garantire di certo la sicurezza ai cittadini.
Considerata la “pompa magna” ed i tempi di realizzazione, me ne sarei aspettato almeno una cinquantina…..
Ma so che l’Amministrazione accetta opinioni, idee e suggerimenti dei cittadini…..
Postato da: Lealtàesolidarietà il 05-08-2008
ACCESE O SPENTE?? QUESTO E' IL PROBLEMA !!
Penso che sia giusto piazzare telecamere in quei punti dove tutti i giorni capita qualcosa di spiacevole ma nello stesso momento tenerle nascoste è anche giusto. Ma quello che mi chiedo é:da alcuni giorni sono aumentati scassi,borseggi, furti in zone in cui sono state istallate telecamere di sorveglianza. Ora vorrei sapere se al momento che viene fatta una denuncia per furto in un'abitazione e in quel punto sono state piazzate le telecamere, si possono usare e vedere i filmati per risalire a chi commette il reato? Al momento dell'approvazione ( argomento video sorveglianza ) delle telecamere ero un tantino contento ma molto perplesso è mi chiedevo: all'ora adesso staremo più sicuri, se metto la macchina lì posso risalire al ladruncolo. Sarà così?? o smettono di registrare e visionare i punti dove sono state istallate alla fine della giornata lavorativa?? Se è così facciamo scendere in campo più vigili, facciamo lavorare i giovani con turni di ronda come nel servizio di leva. Se dobbiamo tenere telecamere di sorveglianza e spegnerle dopo la giornata lavorativa o guardare i filmati tanto per guardarli il mio invito SPEGNIAMOLE!!!