Le “vaghe stelle dell’orsa” forse scintillavano ammiccanti sull’ “ermo colle” di Recanati che, il 1 marzo 2008, ha ospitato l’ evento nazionale “batteristi in erba” un concorso per la ricerca e la valorizzazione dei talenti naturali con le percussioni ed in particolare con la batteria. Tra i partecipanti, il nostro ormai illustre “concittadino” Giovanni Squillante di anni sei.
Giovanni Squillante
Il concorso era strutturato in varie categoria, E Giovanni ha partecipato alla categoria A, riservata ai bambini batteristi al di sotto dei dieci anni.
La partecipazione prevedeva l’esecuzione di tre brani: un funky, un solo, e una performance di gruppo da registrare su video e spedire alla segreteria del concorso che li ha affidati, per la loro valutazione, ad una giuria di alto spessore.
Tra i giurati esaminatori dei demo hanno partecipato batteristi di fama nazionale ed internazionale quali Ellade Bandini (Guccini, D'andrè), Alessandro Svampa (De Gregori), Vittorio Riva (Vanoni, Paoli), Gianni D'Allaglio (Celentano, I Ribelli), Ezio Zaccagnini (Morandi, Ranieri).
Essi hanno esaminato circa 70 video per altrettanti concorrenti e ne hanno scelto tre per ogni categoria.
E Giovanni Squillante vince il primo posto della sua categoria, conquistando anche il titolo di Endorser della PEARL e SABIAN , aziende leaders nella produzione di strumenti a percussione ed in particolare batterie e piatti.
Vincendo il concorso e conquistando anche il titolo di endorser Giovanni Squillante sarà dunque il testimonial ufficiale delle due aziende (pearl e Sabina) che hanno avuto la liberatoria dai genitori per utilizzare la sua immagine in una campagna pubblicitaria.
La particolarità del concorso è stata quella di avere come finalisti e vincitori delle altre categorie altri bambini e giovani del sud. (Caserta e Lecce erano le città natali degli altri talenti batteristi premiati) quasi a voler confermare il sangue ritmico di questo nostro sud così spesso, soprattutto in questi ultimi tempi, disprezzato per colpa di chi ci sporca le strade ma non certo il cuore ne l’anima.
Quella, esulta dinanzi allo spettacolo di tanto talento racchiuso in due occhi di cucciolo biondo ricolmi della dolcezza dell’innocenza, mentre la voce del poeta di Recanati conclude:
io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l’eterno…