Per chi tiferanno ora gli angresi?

Manco fossimo a Milano (Inter e Milan), a Roma (Lazio e Roma), a Torino, a Genova e via dicendo.

Dopo che l’Us Angri 1927 è stata costretta, da eventi dolorosi (la morte del compianto presidente  Giovanni Orlando) ma soprattutto dalle difficoltà economiche legate ai costi insostenibili per mandare avanti la squadra cittadina, a rinunciare non solo alla serie D ma a qualsiasi iscrizione nei campionati Figc, oggi  ai nastri di partenza del campionato di Eccellenza, dai costi solo leggermente inferiori alla Quarta serie ed ugualmente insostenibili, dovrebbero presentarsi non una bensì due squadre: Città di Angri e Us Angri. 

Tutte e due dovrebbero partecipare a campionati superiori, non conquistati sul campo, bensì a seguito di accordi con società che per un motivo o per l’altro hanno ceduto il loro titolo sportivo.

E’ il caso della formazione Città di Angri che l’anno scorso ha partecipato al campionato di Eccellenza, poi retrocessa ed oggi si presenta con il titolo appartenuto al Montecorvino. E’ notizia di oggi che anche l’ex patron dell’Us Angri 1927 Antonio Montella partecipi alla cordata degli imprenditori che affiancheranno Luca de Virgilio.

E’ il caso dell’Us Angri (?) di Gianni Ferrara che dopo aver partecipato al campionato di terza categoria, stravincendolo, oggi si presenta  nel campionato di Eccellenza, facendo un quadruplo salto mortale, dopo un accordo con il Real Nocera. Un recente comunicato della società sportiva pervenuto agli organi di stampa locale è stato inviato a nome dell’Us Angri 1927 lasciando intendere che la società di Ferrara abbia acquisito di diritto la denominazione, i colori e il marchio storico, generando un equivoco di non poco conto e su cui sarebbe bene che la società facesse chiarezza. 

Come dicevamo, due società angresi nello stesso Torneo, a dividersi un campo sportivo già insufficiente e soprattutto una tifoseria che già si era allontanata abbondantemente negli anni passati dagli spalti dello Stadio Novi. 

Già i tifosi. Per chi dovranno tifare oggi gli appassionati di calcio angresi? 

Per quanto ci riguarda, seguiremo entrambe le società con la stessa attenzione ed affetto. Con l’auspicio che questa incomprensibile, ulteriore divisione della comunità angrese, non faccia ripetere gli errori storici del passato. 

Amedeo Santaniello