Presidenti di Seggio, scoppia la polemica ad Angri

“Accusano noi di familismo e clientelismo e poi ci ritroviamo come presidenti di seggio i LORO FIGLI, i LORO fratelli, I LORO amici,…” . Ad innescare la dura polemica, destinata forse a trascinarsi anche durante le operazioni di voto, è questa volta  il consigliere comunale Alberto Milo, autorevole esponente della maggioranza uscente. Secondo Milo, che ha pubblicato in maniera forte il disappunto sulla propria pagina di facebook, riportando l’elenco dei presidenti di seggio nominati dalla Corte di Appello di Salerno, figurano nella lista anche familiari stretti dei candidati e “addirittura 2 fratelli di un candidato al consiglio comunale”.

Milo ha così spiegato i termini della questione: “il Presidente di un seggio elettorale ricopre un ruolo importante, ATTRIBUISCE I VOTI è garante delle procedure e dell'imparzialità. Questi principi sono a rischio quando c'è conflittualità, dall'elenco si può vedere che ci sono addirittura 2 fratelli di un candidato al consiglio comunale. La regola del buon senso vorrebbe le loro dimissioni.”

Il problema, come si vede, non è di poco conto. In molti, dall’opposizione, ma non solo, hanno chiesto ed ottenuto il sorteggio degli scrutatori, anche per assicurare trasparenza alle operazioni di voto e scrutinio, e sembrava che in tal senso una tregua tra gli schieramenti  fosse stata raggiunta. Ora, con la scelta dei Presidenti di Seggio da parte della Corte di Appello, Presidenti che a loro volta nomineranno anche i segretari, la tensione si alza di nuovo.

Naturalmente la Corte di Appello è esente da ogni responsabilità, non poteva certamente sapere  nè  i nomi dei candidati nè il grado di parentela dei richiedenti l’incarico con i candidati, ma ora sta alla sensibilità degli interessati e di chi può intervenire al riguardo prendere o far prendere le opportune decisioni. Essenzialmente per evitare possibili problemi e strascichi nei seggi elettorali.

Amedeo Santaniello