Puc, occorre riprendere la discussione sullo sviluppo urbano

Riceviamo e pubblichiamo

E' superfluo far notare come il periodo di incertezza economica e politica, ha bloccato la discussione sullo sviluppo urbano del nostro territorio. La discussione sul piano urbanistico comunale, già partita con notevoli difficoltà a causa dello scarso interesse generale e del difficile contesto normativo, vive un periodo di stasi che rischia di
bloccare ulteriormente ogni speranza di ripresa.

La situazione è resa ancora più grave dai tempi rapidi di approvazione delle norme, imposti dal governo centrale, e dal rapporto di diffidenza che si è instaurato tra l'amministrazione e le classi imprenditoriali. Fattori che scoraggiano fortemente ogni tavolo di discussione.

Ciò che manca è un continuo e sereno confronto politico su tematiche di importanza strategica per il paese. Dalla discussione sul futuro delle aree dismesse, alla regolamentazione dell'accesso ai benefici imposti dal piano casa, è rischioso affidare esclusivamente ai privati un ruolo di supremazia su scelte che devono vedere rappresentati anche gli interessi di tutta la comunità. Lo spettro di ulteriori speculazioni edilizie infatti, non può ritenersi automaticamente esorcizzato con l'approvazione di un semplice documento.

Ciò che auspico, è che la politica riesca a riconquistare quel primato, perso nel corso degli anni, che ha consegnato le chiavi della città nelle mani di chi oggi non sembra avere più interessi ad investire nel nostro territorio. Il tutto per ridare agli angresi, e ai loro rappresentanti, la possibilità ed il diritto di decidere per il loro futuro.

Christian De Vivo
Presidente della Consulta per il P.U.C. di Angri