"Si a Okdoriafest, ma… rispettando le leggi"

" E' curioso che il responsabile di un'associazione che pretende dalle Istituzioni e dai cittadini rispetto per le norme che tutelano la sua categoria, a difesa unicamente dei propri legittimi interessi economici, per qualunque opportunità si presenti e/o a qualunque condizione, senza prevedere eventuali danni al patrimonio storico culturale artistico della città come il Castello, Piazza Doria, Villa comunale e  San Giovanni, non voglia altresì rispettare le Istituzioni, le altrui opinioni che chiedono, unicamente che vengano rispettate identiche norme e leggi per la tutela di quel complesso storico, o prevenire la tutela della salute per l'uso eccessivo o abuso di alcool proveniente dalla vendita di bibite per sei giorni di seguito, a ragazzi ragazzine, giovani e adulti!! ( docet i fatti di puglia con 4 ragazzine di 14 e 16 anni  in ospedale a Brindisi  per coma etilico e due del Salento pochi giorni prima, e alle centinaia di incidenti mortali e decine di centinaia di feriti per guida in stato di ebbrezza.!!). 

Comprendo che la festa offre una discreta possibilità extra di guadagnare con vendita dei loro prodotti,  e sono d'accordo con loro. Quello che non condivido è la mania di agitare inutili polveroni, creare confusione, inventarsi nemici e polemiche sterili.e/o fatti non veri. Nel suo comunicato leggiamo di pretese di qualcuno che non vorrebbe la festa,  bah.. non so dove l'abbia letto o scritto, nemmeno io con diverse perplessità di giudizio. 

Che voglia far credere che un solo cittadino "eiusdem", abbia il potere di bloccare una festa così popolare e per quale scopo (boh).o forse per non far bere birra a migliaia di persone, appaiono illazioni irradiate dal caldo di questi giorni.  

E' interessante e strano, che il responsabile affermi ancora  e quasi ordinare che " l'Amministrazione non DEVE fare errori; NON DEVE cedere a qualcuno che per spirito di polemica ( BAH!) , prova a tirare in ballo vincoli paesaggistici e culturali. Questi  appaiono toni inaccettabili ed impositivi contro la nuova amministrazione, forse potevano andare bene pochi mesi addietro ma oggi non è più così. Eppoi pretendere di dare consigli a loro su cosa e come fare la festa, su temi come : le tasse occupazione suolo pubblico, ( a proposito non ci ha detto se l'hanno scorso gli organizzatori hanno pagato l'occupazione del suolo pubblico), fornitura elettrica, sicurezza viabilità, trasporti, ripristino spazi ec. 

Un programma da candidato a sindaco, ma le elezioni sono finite. Ancora leggiamo che si vorrebbe condizionare l'amministrazione agitando lo spauracchio che la città potrebbe morire se non si fa una festa che deve vendere la birra, apparirebbe un'offesa a decine di imprenditori  medie imprese ed industriali che contribuiscono come loro all'economia cittadina... E' incredibile da parte sua, un minimo accenno o assenza di giudizio sulla preservazione ai posteri dell'importante complesso artistico culturale  di piazza doria, o una sua pur minima difesa, quasi confinato tale complesso a dare fastidio o disturbo al buon esito della festa solo perchè è stato costruito in quel luogo nell'anno  1268. Bah! .

Si dimostra così, e mi dispiace per il presidente, un solo interesse, quello per le loro tasche,  vendere ed incassare di più in questa occasione (e sono d'accordo con lui), non accennando a qualcuno che timidamente vuole solo tentare di conservare ai posteri,  intatto, un patrimonio storico culturale, non ostacolando la festa come si vuol far credere. Per sua conoscenza, così come ho fatto con il sindaco assessori consiglieri ed organizzatori della festa ( ing. Pietropaolo), la tutela di quel complesso è dettata dalla Legge 1497 del 29.6.1939 art. 1 comma 2 e seguenti; dal Dlgs 42/2004 artt 10 comma 1-4 lettere f)-g) , Artt 20-49 e sopratutto nel caso specifico di piazza doria in Angri dalla DIRETTIVA DEL 10 0TTOBRE 2012 EMESSA DAL MINISTERO PER I BENI CULTURALI. Stiamo tentando in questi giorni con l'amministrazione, con i promotori di trovare un compromesso che possa conciliare le rispettive esigenze senza frontalismi nell'interesse comune della città e della festa. Semmai il presidente volesse onorarmi di essere ricevuto, potrei evidenziargli, atti e documenti protocollati e leggi collegate,  comunque è persona da me conosciuta e rispettata che saluto con amicizia e cordialità 

Cav. Antonio D'AMbrosio