Si riaccende il dibattito nel Partito Democratico

Riceviamo e pubblichiamo

Piccole considerazioni etiche (prima che politiche) sul futuro, rinnegando il presente”

"Preso atto della discussione in seno al Consiglio Comunale del 20 marzo 2012, e preso atto del documento politico del Segretario di Circolo dott.ssa Antonietta Giordano, mi sento di intervenire in merito, in quanto Segretario del locale Movimento Giovanile, con la speranza che sia fatta luce sulla spiacevole vicenda che vede coinvolto il Partito Democratico cittadino, e sia che si ridoni una dignità etica e morale, che, per la storia d’Italia, spetta al nostro Partito.

 Ieri si è consumato un grave atto politico. E la coscienza sporca ce l’abbiamo tutti. Nessuno escluso.Rinnego la “strategia del sotterfugio”. Lo ribadisco per quelli che forse non lo sanno ancora. Sono per la completa trasparenza del fine delle azioni politiche. 

Il risultato delle urne ci ha chiamati ad essere opposizione, e tale dobbiamo essere. I nostri avversari politici sono sia l’UDC che il PDL. Indistintamente. Non lasciamoci ingannare dal fatto che in questo momento siamo forza di maggioranza insieme a loro a sostegno del governo Monti. In merito alla gestione amministrativa degli enti locali abbiamo visioni diametralmente opposte. Fatto sta che Ciriaco De Mita e Nicola Cosentino, fortunatamente, non sono nostri amici. 

Spero, vivamente, che la questione sia risolta, anche con uno scontro animato, seppur civile, all’interno delle “stanze” del nostro stesso Partito, evitando interferenze di natura sovrastrutturale rispetto al coordinamento cittadino e a tutti gli iscritti locali, accantonando le diatribe personalistiche, le inutili espulsioni e il vilipendio pubblico.

D’altronde un nostro “antenato” illustre ci diceva: "Ma errore non meno grave sarebbe appiattire l’azione politica sui problemi dell’immediato, sulla pratica del piccolo cabotaggio, sulla routine del giorno per giorno. Se si toglie all’impegno politico una proiezione e una tensione verso l’avvenire, se lo si riduce ai giochi di potere, a iniziative di corto respiro, a diplomatismi, a polemiche o a trattative e intese tra gli esponenti dei partiti, allora è evi­dente che si contribuisce ad aggravare una crisi di sfiducia e di disorientamento che ha già dimensioni allarmanti." Spero che il Compagno Berlinguer mi consenta questa citazione.

La gente vuole sentirsi parlare schiettamente. E’ stufa del “politichese”. Noi vogliamo essere il Partito del fare, non il Partito del disfare. Detto ciò, concludo esprimendo la mia solidarietà all’INTERO POPOLO DEL CENTRO-SINISTRA, che aspiriamo di rappresentare.

Scusate per le piccole considerazioni etiche (prima che politiche) sul futuro, rinnegando il presente."

Il Segretario GD Angri

Francesco Ferraioli