Angri. Modificato lo Statuto, ma è tutto da rifare?

La maggioranza che sostiene il Sindaco Ferraioli approva le modifiche allo Statuto Comunale ma le stesse rischiano di essere invalidate. 

Secondo i gruppi consiliari di opposizione tali modifiche sono state infatti adottate senza il prescritto quorum  dei 2/3 del numero dei consiglieri assegnati. A votare a favore delle nuove norme statutarie, che prevedono l’aumento del numero degli assessori comunali (da 6 a 7) e l’istituzionalizzazione (o riconoscimento) del Palio Storico, sono stati 16 consiglieri (2 consiglieri di maggioranza assenti) mentre, secondo la minoranza, avrebbero dovuto essere almeno in 17.

Una votazione sul filo di lana del quorum che, secondo un parere del Ministero dell’Interno del 16.1.2013, non sarebbe idonea ad apportare le modifiche allo Statuto Comunale. 

Nel documento, preannunciato in Consiglio Comunale dall’ex Sindaco Pasquale Mauri (e che alleghiamo in calce)  il Ministero dell’Interno ha specificato  che nel numero dei consiglieri assegnati deve essere conteggiato anche il Sindaco e che bisogna anche effettuare, per il calcolo dei 2/3, l’arrotondamento della cifra decimale per eccesso se superiore a 50- nel caso di Angri 66 - portando quindi il quorum necessario a 17 consiglieri e non 16 come riscontrato al momento del voto.

C’è da dire anche che nel parere del Ministero dell’Interno si parla, a proposito dell’arrotondamento, di un’interpretazione “ritenuta preferibile”, quindi non è certo che tale interpretazione abbia un valore obbligatorio. 

Cosa succederà adesso? Se la tesi dell’opposizione, che si è allontanata al momento del voto,  sarà ritenuta valida, occorrerà procedere ad ulteriori due sedute di consiglio comunale con votazione a maggioranza assoluta. Se l'Amministrazione Ferraioli invece riterrà di andare avanti, all'opposizione non resterà che presentare ricorso al Tar per l'annullamento della delibera.

Infine, su richiesta di Don Enzo Leopoldo, Parroco della Collegiata di San Giovanni Battista, l’argomento dell’inserimento nello Statuto Comunale della Festa di San Giovanni è stato rinviato a data da destinarsi. 

Amedeo Santaniello