Angri, Roberto Falcone si dimette da assessore comunale

L’esponente politico di Uniti x Angri “prendo le distanze dalle iniziative politiche avallate, se non direttamente promosse, dal Sindaco, che non ritengo più essere in sintonia con quanto espresso e promesso ai cittadini in campagna elettorale"

Roberto FalconeE’ crisi politica, questa volta vera, nella maggioranza che sostiene l’Amministrazione Ferraioli. Roberto Falcone, assessore con delega al Bilancio e ai Lavori Pubblici, si è dimesso dalla carica. 

La lettera di dimissioni è stata inviata questa mattina al Sindaco Ferraioli e ai responsabili Uoc dei settori delegati. Ve la riportiamo integralmente:

“In questi ultimi sei mesi ho sempre cercato di svolgere il mandato di Assessore con estrema serietà ed impegno, mettendo a disposizione dell’intera comunità le mie competenze, la mia caparbietà ed il mio tempo, sottratto tante volte anche agli affetti più cari. Ho provato a creare rapporti collaborativi con i colleghi assessori e con i consiglieri per fare di questa Città un luogo migliore di come l’avevamo trovato. Ho dato la mia disponibilità totale ai cittadini, a prescindere dalla loro provenienza politica e/o sociale, per affrontare e soddisfare ogni loro ragionevole esigenza. Ho rinunciato a metà del mio compenso economico come atto simbolico di buon esempio. Ho cercato di portare il mio piccolo contributo nella Città dove sono cresciuto e che profondamente amo. Ci ho sempre messo la faccia, orgogliosamente pulita, senza interesse alcuno che non fosse il bene della collettività. 

Tuttavia ad oggi prendo atto che la lealtà e il rispetto non trovano più spazio nell’attuale formazione di governo, di cui non mi sento più parte. Prendo le distanze dalle iniziative politiche avallate, se non direttamente promosse, dal Sindaco, che non ritengo più essere in sintonia con quanto espresso e promesso ai cittadini in campagna elettorale. Promesse che per me avevano ed hanno valore di patto inviolabile. Iniziative frutto di decisioni calate dall’alto e mai concertate con tutte le forze politiche di questa maggioranza.

Prendo atto di un evidente divario tra i principi che hanno fondato l’iniziale “comitato di liberazione”, della cui tenuta il Sindaco ne doveva essere il massimo garante, e il sentiero politico intrapreso da alcuni componenti della maggioranza, da cui mi dissocio convintamente. Iniziativa messa in campo senza dar conto a nessuno, in spregio a quelli che erano i patti elettorali iniziali, a mio giudizio vilmente infranti. Una pugnalata alle spalle che il sottoscritto non intende perdonare, a differenza di chi sopporta o tace probabilmente per convenienza. 

Non esistono più i presupposti per un mio impegno all'interno della giunta comunale, perché è venuto a mancare soprattutto quel rapporto fiduciario con il Sindaco, indispensabile per poter continuare questa esperienza. 

Nel momento in cui la mia faccia, la mia credibilità sono state messe a repentaglio assieme a quella di tanti amici che mi hanno sostenuto e contribuito ad eleggere nella lista Uniti x Angri, ho sentito il dovere morale di richiamare il Sindaco, così come già in passato, al rispetto degli accordi assunti con me e con tanti altri giovani che avevano sposato il progetto civico. Si è preferito mortificare la nostra sensibilità piuttosto che prendere le dovute distanze dalla costituzione di un nuovo partito in consiglio comunale. Con tempi e modi di costituzione imposti attraverso l’arroganza dei “numeri” che sono stati considerati prima delle persone, e prima ancora delle ideologie. 

Non posso consentire che l’entusiasmo che mi ha portato ad accettare il delicato compito conferitomi, a causa di assurde logiche di potere a me estranee, si tramuti nell’insoddisfazione e nel turbamento che inficerebbero il mio impegno. Angri e gli Angresi non lo meritano. Di fronte alla certezza di non riuscire più ad avere la serenità e l’affiatamento necessari, ho deciso, quindi, di rassegnare le dimissioni dalla carica di Assessore. Ora più che mai sento il dovere di dimostrare che esistono ancora persone di “principio” in un mondo in cui la coerenza sembra diventata caratteristica rara. Che non c’è incarico che può trattenermi, se non maturato all’interno di un percorso chiaro, condiviso, leale. Che la mia dignità non ha un prezzo. 

Non accetto di farmi trascinare in un “Risiko” senza scrupoli che farebbe perdere di vista gli interessi della collettività a vantaggio delle ambizioni dei singoli. In questo “gioco” lascio volentieri “spazio” a chi probabilmente è già dietro la porta per reclamare una poltrona. Secondo coscienza compio questa scelta di distinguo.

Ciò che ho fatto e ciò che ancora meglio avrei potuto realizzare lo rimetto al giudizio dei cittadini. Auguro a chi mi sostituirà di fare molto più di quanto non sia riuscito a fare io, e all’intera amministrazione di condurre un ottimo lavoro nel prosieguo del mandato. Perché Angri viene prima di tutto.  

La mia passione e il mio attaccamento al territorio certamente non si esauriranno. La mia breve esperienza e il mio impegno civico resteranno al servizio della Città di Angri. Ho ancora voglia di confrontarmi con tanti giovani, donne e uomini liberi di questa Città su tematiche di interesse comune.

Colgo l’occasione per ringraziare i dipendenti comunali con cui mi sono interfacciato nell’esercizio delle mie funzioni, il Segretario Generale ed in particolare i Responsabili delle U.O.C  dei settori a me delegati per la disponibilità ed il continuo supporto offertomi durante il mio mandato di Assessore. 

E’ stato un onore per me ricoprire questo ruolo. Ma i ruoli passano, le persone e quello che sono restano. 

Con schiena dritta e a testa alta. 

Roberto Falcone

Parole Chiave: news, politica, roberto falcone, dimissioni

Pubblicato il 27 Giugno 2018 da La Redazione


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