Elezioni, a colloquio con il sen. Giuseppe Esposito, candidato Pdl al Senato per la Campania

Il vice presidente del Copasir intervistato da Angri.info

sen. Giuseppe EspositoIl senatore Giuseppe Esposito, concittadino angrese, non ha bisogno di presentazioni. Da molti anni, infatti, ricopre ruoli istituzionali nazionali importanti. Da cinque anni è senatore della Repubblica, eletto nelle fila del pdl, nonchè vice presidente del Copasir, la commissione parlamentare che si occupa della vigilanza sui servizi segreti ed oggi candidato al Senato per lo stesso Partito, il Popolo della Libertà, per la Regione Campania.

La chiacchierata con il senatore Esposito parte proprio dal lavoro svolto in questi cinque anni, in una Commissione delicata,  il Copasir, che per sua natura tratta di problematiche di alto livello, che vanno dalla sicurezza nazionale alle infrastrutture civili e militari. 

“E’ così, il mio lavoro come vice presidente della Commissione bicamerale, è un ruolo di bassissimo profilo mediatico ma di grandissimo profilo istituzionale. Quasi tutto il lavoro è coperto dal Segreto di Stato, è un ruolo molto importante per la sicurezza del nostro paese, un ruolo di vigilanza su ciò che avviene o potrebbe avvenire per quanto riguarda non solo gli aspetti militari, ma anche per la sicurezza delle infrastrutture industriali, energetiche, di trasporto, della viabilità, degli aereoporti italiani, e così via. 

Senatore Esposito, lei ha avuto, nell’ultimo anno, un atteggiamento critico nei confronti del Governo Monti, che era appoggiato dal suo Partito, sia dal punto di visto politico che per le scelte economiche che venivano prese. In effetti aveva anticipato già per tempo  il giudizio negativo che poi Berlusconi  ha ratificato quando ha ritirato la fiducia al Governo. Aveva visto giusto?

Guardi, io sono felice che qualcuno se ne ricordi, perchè io ho votato due volte contro Monti, perchè io ero contrario già dall’inizio al governo dei tecnici, come lo sono tutt’ora, perchè ritengo che non esistono i tecnici in assoluto, e lo si è dimostrato oggi che Monti si scopre politico e partecipa alla competizione elettorale. Alla caduta del governo Berlusconi, io ero per le elezioni politiche anticipate perchè ritengo che dobbiamo essere chiari con gli elettori. Ci fu detto che correvamo dei rischi seri come la Grecia, come la Spagna, che c’era il baratro,  ma poi si è visto che in quei paesi hanno fatto le elezioni senza eccessivi problemi. A dire il vero io ho anche anticipato quattro mesi fa la mia contrarietà allo stanziamento di circa 4 miliardi per il Monte dei Paschi di Siena, soldi  che venivano sottratti alle piccole e medie imprese che non riescono a trovare fondi per rinnovare le proprie aziende. Ed oggi sta venendo fuori tutta questa storia. Come pure ero contrario al limite per il contante a mille euro, con la scusa dell’antiriciclaggio, perchè con quell’operazione si sono solo favorite le banche creando dodici milioni di nuovi conti correnti. Sono contrario a questo tipo di politica che favorisce banche e finanza a discapito delle piccole imprese, dei commercianti, degli artigiani e delle famiglie.

Senatore, quali sono le prospettive future per la nostra Regione, visto che lei si candida al  Senato, appunto, per la  Regione Campania? 

Io penso che la nostra linea portante debba essere la piccola e media impresa, non possiamo più giocare sulle grandi aziende, l’invenzione del made in Italy non è un’invenzione delle grandi marche ma delle piccole aziende che si sono industriate a creare prodotti di eccellenza. Da qui la ricetta: dobbiamo aiutare gli artigiani, i commercianti, affinchè questi operatori prosperino nelle loro attività. Noi abbiamo il turismo che va agevolato, dobbiamo aiutare l’ospitalità diffusa, senza creare altri ecomostri, dobbiamo creare le infrastrutture per lo sviluppo. Io per esempio sono stato molto felice che l’Aereoporto di Salerno sia entrato nel piano nazionale del volo, ma dobbiamo dire che accanto a queste opere ci debbono essere necessariamente le infrastrutture collegate, perchè se io arrivo con l’aereo a Pontecagnano e poi me la devo fare a piedi con le valigie perchè non c’è un autobus, o una metropolitana leggera o un raccordo che mi porti da qualche altra parte, alla fine abbiamo l’aereoporto ma non ci servirà per la nostra mobilità. 

Quindi occorre programmare infrastrutture per lo sviluppo turistico e quello economico. L’altro aspetto è quello di conservare e migliorare la ricerca. In Campania ci sono tre grandi settori di ricerca. C’è il Cira, che fa ricerca aereonautica, tra Caserta e Pomigliano, c’è il conserviero-alimentare che potrebbe essere ripreso incentivando le specialità e la qualità, non la quantità, e  infine c’è l’agricoltura di quarta gamma già molto sviluppata nella Piana del Sele. L’agricoltura di quarta gamma è quella che parte dal seme fino alla distribuzione congelata e nella Piana del Sele vi sono molte aziende che si stanno sviluppando in questo settore e in questo caso l’aereoporto di Pontecagnano potrebbe essere il volano per le loro attività.

Senatore Esposito, come si conciliano queste prospettive  e speranze per la rinascita delle regioni meridionali e della Campania, con le spinte leghiste che tendono ad assegnare il 75 per cento delle tasse laddove vengono prodotte?

Il problema del 75 per cento delle tasse sbandierato al Nord è un falso problema perchè già oggi, arriviamo circa al 72 per cento e quel 3 per cento in più sarà diluito in dieci anni. Ma questo ci potrà spingere, in Campania, ad impegnarci per fare impresa e per diminuire la tassazione sulle imprese che producono ricchezza. Caldoro si sta impegnando in questa direzione anche se dobbiamo dire che ha trovato una situazione, dal punto di vista finanziario ed economico, a dir poco fallimentare. In tre anni Caldoro ha rimesso quasi del tutto i conti a posto nella sanità facendo un buon lavoro di risanamento rispetto a sprechi ed inefficienze degli anni passati. Quest’anno, finalmente, si passerà ad un bilancio di crescita e di prospettiva.

Nonostante Lei sia in una posizione blindata, sicura per l’elezione, si sta impegnando molto in questa campagna elettorale. 

Guardi, io ho sempre avuto un rapporto costante con gli elettori, dopo la mia prima elezione, che è rimasto intatto nel corso di questi anni. Sono abituato a parlare con gli elettori, con i cittadini, non solo durante le campagne elettorali ed oggi con le nuove tecnologie, la cosa è ancora più facilitata, tanto è vero che ogni settimana ho un filo diretto in streaming, con facebook e con il sito, ho un dialogo continuo con chi vuole parlare di problematiche, dare suggerimenti, farli esprimere su determinate questioni, eccetera.. Oggi sto intensificando quello che ho costruito in questi anni per consolidare il rapporto che ho con gli elettori, con gli amici e con i cittadini che mi sostengono.

Per finire, Senatore Esposito, cosa ne pensa della scissione e del rapporto attuale con i  Fratelli d’Italia in provincia di Salerno? Sembra che molti amministratori locali stiano con Cirielli...

Certo... e gli elettori stanno stanno tutti con il Pdl... Battute a parte, io ho contribuito molto alla politica del Pdl in provincia di Salerno ed anche Cirielli me lo ha riconosciuto. Io non giudico chi ha abbandonato il Pdl, ognuno è libero di fare le proprie scelte. Voglio solo evidenziare che mi sembra che negli ultimi tempi la campagna elettorale di molti di loro  non sia più finalizzata a far crescere il centrodestra bensì a fare guerra all’interno del centrodestra. Io spero che siano solamente dei piccoli episodi perchè il nostro obiettivo comune è quello di prendere i voti al di fuori della coalizione in cui siamo.

Amedeo Santaniello


Parole Chiave: news, elezioni, interviste, giuseppe esposito

Pubblicato il 01 Febbraio 2013 da La Redazione


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