L’Angri conquista la Promozione, è festa grande

Con una giornata di anticipo i grigiorossi conquistano il passaggio di categoria: 0-0 con il Virtus Picentini

grigiorossiU.S. ANGRI 1927 0 - VIRTUS PICENTINI 0

U.S. ANGRI: De Marinis R, D’Antonio V, Nasta, Cuomo, Ruocco, D’Antonio F (90’ Acanfora), Tortora, Savino, Quattroventi, Pucci (82’ Salzano), Loreto. A disp: Guidone, Cesarano, Criscuolo, De Marinis A. Romano. All. Silvestri

V. Picentini: Primadei, Zoccoli, Amitrano, Pepe, Cavaliere, Cuozzo, Cerrato (64’ Garofalo) Vele, Citro ( 76’ Delli Bovi), Curcio, Fiorito ( 86’ Celano). A disp: Scarpinati, Picarone. All: Graziani

Arb: Esposito di Ercolano

Amm. Cuomo e Loreto (A) Pepe (P)

Angoli 7 a 4 per Angri

Rec: pt 1’; st. 3’

Angri: I numeri ora parlano chiaro, l’Angri con i suoi record ha scritto un’altra pagina di storia del cavallino rampante. Lo testimoniano il numero di gol realizzati, le dieci vittorie consecutive interrotte solo da un pareggio esterno e contro una formazione non di primo piano; la qualità di gioco espresso che al di là della categoria ha riportato allo stadio lo zoccolo duro della tifoseria del passato. Circa mille oggi hanno voluto testimoniare il proprio attaccamento ai colori sociali, tifosi che vanno aggiunti a quelli storici, a quelli, per intenderci, che per tutto l’arco del campionato ha sostenuto nel bene e nel male i propri colori. 

Insomma una lunga serie di successi che hanno inorgoglito tutta una città. Ora le basi ci sono, si può in promozione solidificare quella passione che non più tardi di qualche anno fa si manifestava su tutti i campi dell’Italia meridionale. 

Festa grande sugli spalti, prima durante e dopo la partita con il pubblico delle grandi occasioni, circa un migliaio hanno sostenuto nell’ultima difficile gara casalinga il manipolo di atleti che con abnegazione e spirito di sacrificio hanno riportato l’Angri nel calcio che conta. Adrenalina a mille, tanti sono stati gli ingredienti di questo finale di campionato esaltante. Il fato ha voluto il confronto proprio tra le due big del girone, alla penultima del campionato per rendere ancora più pepato un torneo che ha riportato sulla tribuna del Novi vecchi e nuovi tifosi quasi a suggellare il passaggio del testimone per più ambiti traguardi. 

L’Angri è partita con i favori del pronostico, cinque punti di vantaggio erano una sicura garanzia anche se con il Virtus Picentini non si poteva giocare sotto ritmo. Il vantaggio in caso di errori poteva diventare esiguo in caso di vittoria picentina e costringere i grigiorossi a giocarsela alla prossima con il Coperchia con l’assillo della vittoria a tutti i costi. Tutt’altra condizione psicologica tra le file del Picentini che non mostrato eccessiva tensione e hanno affrontato l’Angri convinti di non aver nulla da perdere.

Alla fine, ha ragione l’Angri che con il pareggio si è assicurato il passaggio di categoria costringendo gli ospiti a dover effettuare i play off, una lotteria dopo un campionato estenuante.  Parte bene la formazione di casa che in appena cinque minuti collezione tre palle gol sprecate per imprecisione di Quattroventi al 2’ e di Fabio D’Antonio all’8’ e per bravura di Primadei al 24’ parando nell’angolino alla sua sinistra una maligna punizione di Fabio D’Antonio. Insiste l’Angri e al 37’ Tortora dalla sinistra lascia partire un diagonale che mette a dura prova Primadei. Si risveglia il Picentini, si riversa nella metà campo avversaria senza raccoglie frutti se non il tiro a volo su azione di contropiede di Citro al 41’ e finito oltre la traversa. La ripresa comincia con gli stessi moduli di gioco in quanto non si effettuano cambi, mentre comincia lo show di Primadei. interviene al 55’ su Quattroventi, al 65’ da D’Antonio di testa su azione di calcio d’angolo e per ben due volte di piede su conclusione di D’Antonio e sulla ribattuta di Tortora. Si gela la tribuna su azione di contropiede di Carofalo che entrato in area lascia partire un forte diagonale che supera De Marinis ma sfiora il secondo palo. Il Picentini infatti con l’innesto di Delli Bovi, Garofalo e Celano sfrutta al meglio la loro freschezza atletica ma l’Angri anche in vista del traguardo finale non si distrae. La gara termina con il Picentini all’attacco mentre sugli spalti si scatena la festa al triplice fischio di Esposito; una festa da troppo attesa. Canti, suoni, balli e fuochi d’artificio, magliette con una grande “P” sul petto hanno fatto da cornice ad una festa fortemente voluta dalla società, dallo staff tecnico, dai calciatori e da tutta una città che si è tornata a stringere intorno ai colori della propria squadra, il grigio rosso.

Vincenzo Vaccaro  

  


Parole Chiave: news, us angri 1927, virtus picentini, promozione, sport

Pubblicato il 15 Maggio 2016 da La Redazione


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