Nomina scrutatori, corsie “preferenziali” o sorteggio?

Anche quest’anno la scelta degli scrutatori torna a far discutere cittadini e forze politiche, nè poteva essere diversamente, viste le difficoltà economiche in cui versano le famiglie angresi. In ballo ci sono poche decine di euro di compenso (alle Europee si vota per un solo giorno)  ma quanto basta per farne una questione di principio. 

Ad accendere il dibattito sui criteri con cui l’Amministrazione Mauri dovrebbe scegliere coloro che formeranno il seggio elettorale ci ha pensato il Movimento 5Stelle che ha protocollato al Comune di Angri la richiesta di adottare, come criterio preferenziale per la scelta degli scrutatori,  la condizione di disoccupazione e quella del numero di componenti del nucleo familiare. “al fine di alleviare-si legge nel comunicato- almeno parzialmente, le notevoli sofferenze di natura economica e sociale, vissute dai cittadini meno abbienti”.

La pensa diversamente, invece, il Comitato dei Cittadini Angri@ttiva che ha invitato pubblicamente il Sindaco, Il presidente della Commissione Elettorale e tutti gli assessori e consiglieri comunali del Comune di Angri ad impegnarsi concretamente per favorire il sorteggio pubblico di tutti i cittadini iscritti nelle liste elettorali, per la nomina degli scrutatori. “Tale pratica - scrive Angri@ttiva - non solo sarebbe motivo di trasparenza ed equità, ma offrirebbe la possibilità a tutti i cittadini di poter accedere ad una funzione rilevante di responsabilità civica e soprattutto un incentivo economico vista il perdurare della grave crisi economica che attraversa il paese”. Angri@ttiva, infine, ha ricordato al Sindaco Mauri la sua promessa, fatta nel 2010, di istituzionalizzare la procedura del sorteggio, una volta eletto Sindaco di Angri.

Come in tutte le cose, anche qui, forse, sarebbe possibile una via di mezzo tra tesi contrapposte: un sorteggio pubblico non tra tutti gli iscritti alle liste elettorali (nella quale rientrerebbero persone che non ne avrebbero bisogno) ma un sorteggio pubblico solamente tra coloro che versano in condizioni di disoccupazione (basterebbe prendere gli elenchi pubblici).

La scelta dei criteri, com’è noto, spetta alla Commissione Elettorale Comunale.

Amedeo Santaniello