Renzo Arbore a Maiori, una serata indimenticabile

Dal nostro inviato - L’incantevole scenario del porto turistico di Maiori ha fatto ieri sera da cornice alla serata conclusiva della rassegna MAIORI OVER MUSIC 2011 promossa dall'Associazione “Le Nove Muse” in collaborazione con il Comune di Maiori, la Provincia di Salerno, la Regione Campania e CSTP - Azienda della Mobilità di Salerno e Provincia.

Chiusura in bellezza con Renzo Arbore e la sua Orchestra Italiana che per circa tre ore ha intrattenuto un’arena piena in ogni ordine di posto. Impossibile rimanere seduti, troppo travolgenti i ritmi dell’eclettico show-man italiano e della sua band.  ’O sarracino, Chella llà, Reginella, Malafemmena, Come facette mammeta, i classici della musica napoletana, che hanno reso famosa l’Orchestra Italiana nel mondo, si sono succeduti sul palco ad un ritmo vertiginoso, doverosi omaggi agli amici di sempre De Crescenzo, Totò, Carosone, Modugno e Murolo, quelli che come lo stesso Arbore ci ha tenuto a sottolineare lo hanno fatto prima avvicinare e poi innamorare della musica partenopea.

Tra un brano e l’altro è bastato poco all’artista foggiano, da consumato uomo di spettacolo qual è, per strappare sorrisi e applausi a suon di battute e curiosi aneddoti. Non solo Arbore, l’Orchestra Italiana è un concentrato di arte allo stato puro: Barbara Bonaiuto e Gianni Conte le voci, Gennaro Petrone, Salvatore Esposito e Nunzio Reina i mandolini, Michele Montefusco, Paolo Termini, Nicola Cantatore, Mariano Caiano le chitarre, Claudio Catalli la fisarmonica, Massimo Volpe le tastiere, Massimo Cecchetti il basso, Gegè Telesfoto e Peppe Sannino le percussioni, Roberto Ciscognetti la batteria, 15 grandi musicisti che interpretano con grande originalità musiche della tradizione riproponendola in modo innovativo e utilizzando contaminazioni provenienti da differenti culture e da vari generi, dal jazz, allo swing, passando per il blues.

Il clou quando Arbore tira fuori il mitico clarinetto, nemmeno il tempo di accennare qualche nota e si finisce con il pubblico di Maiori in tripudio tra “Ma la notte no” e "Sì, la vita è tutt'un quiz" e “Vengo dopo il tiggì”, i tormentoni di “Indietro tutta!” la trasmissione televisiva, condotta in compagnia di Nino Frassica che negli anni ’80 spopolò sulle reti Rai. A cantarle giovani e meno giovani a testimonianza della trasversalità del personaggio Arbore. 

Davvero una bella serata da custodire con un pizzico di gelosia nel cassetto dei ricordi. Piccola nota a margine la merita il dietro le quinte: complimenti sinceri a chi ha voluto e organizzato questa manifestazione, perfetta anche nelle più piccole sfaccettature, e al disponibilissimo e gentile Michelangelo Iossa, responsabile dell’ufficio stampa.

Fulvio D’Amico