Acqua pubblica, l’intervento dell’ex sindaco avv. Francesco Buonaventura

“La Gori riconosca gli errori fatti e si confronti senza arroganza su come migliorare il servizio e creare un clima di collaborazione con i cittadini”

avv. Francesco BuonaventuraEgr. Direttore, seppure con ritardo, data dalla mia scarsa propensione per i computers, entro nel dibattito che finalmente si sta aprendo sull’acqua e sulla gestione GORI.

Voglio, innanzi tutto, dare merito al dr. Marati, AD di GORI SpA, di essere intervenuto in un pubblico dibattito. Concordo con lo stesso che pubblico non significa “gratuito”, che l’acqua va pagata e che gli investimenti sono necessari al miglioramento del servizio e, dunque, maggiori investimenti significano maggiori costi da ripagare con le tariffe.

Ciò detto, è appena il caso di sottolineare che GORI SpA è una società mista pubblico-privata la cui maggioranza è dei Comuni facenti parte dell’ATO3 e delle Province di Salerno e Napoli e le società private sono in minoranza sicchè, il problema di GORI, a mio giudizio, non è la “privatizzazione” del servizio ma avere, di fatto, creato un mostro giuridico che, invece, era nato sotto i migliori auspici.

Nelle intenzioni del legislatore regionale GORI doveva mettere insieme i pregi  del pubblico con i pregi del privato, allo stato, però, è riuscita a mettere insieme il peggio dei due settori tant’è ( ed accetto smentite) che nata come un “esperimento” nell’ATO 3 uguali società dovevano crearsi o estendersi ad altre ATO ma visti i risultati tutti si sono rifiutati di formare altre società miste per la gestione che, infatti, esiste solo nella nostra ATO 3.

Il peggio è dimostrato dal fatto che sino all’abolizione dell’Ente d’Ambito in cui erano presenti i Comuni e le Province che formato l’Ato 3, i controllori (i Comuni e le Province) dovevano controllare una società di cui erano maggioranza: il risultato è stato che nessuno controllava nulla anche perché ( e si accettano smentite) le circa mille assunzioni fatte da GORI SpA, senza alcun concorso e senza alcun avviso pubblico, sono state divise e dosate tra le amministrazioni ed i partiti di governo e di opposizione raggiungendo anche la notevole qualità di avere fra tanti assunti soltanto un quarto, circa, di operai mentre la maggioranza è rappresentata da impiegati e quadri (e si accettano smentite) che fa si che GORI è costretta ad utilizzare ditte estranee anche per fare lavori minimi con grave dispendio di soldi.

Da tale situazione è scaturita, inoltre, una operatività che in circa 8 anni e mezzo, non ha visto ( e si accettano smentite) alcun investimento sulla rete idrica e le fognature volte a migliorare il servizio ad Angri.

A tal proposito, voglio ricordare che prima della gestione GORI il Comune di Angri che a differenza di altri Comuni era dotato di un progetto generale della rete idrica ( mi piace ricordare che tale progetto fu fatto gratuitamente dal compianto Ing. Atorino) e che quasi ogni anno il Comune di Angri assumeva un mutuo alla Cassa DDPP ed effettuava un nuovo lotto sicchè la rete idrica di Angri all’atto dell’assunzione di GORI era una delle migliori della Campania in quanto i cittadini tramite il loro Comune, per anni hanno pagato il miglioramento della rete.

Ed oggi? Quanti e quali investimenti GORI ha fatto? E’ vero che GORI sta appaltando lavori per 15 milioni di Euro per le fognature di Ercolano ? Chi lo ha deciso?  E quando inizieranno lavori anche ad Angri ?

Voglio solo ricordare che Angri è un Comune da cui viene emunta l’acqua che serve anche Comuni lontani e che parte del territorio è attraversata da tubazioni enormi e pericolose: quanto è stato investito per la sicurezza ?

Io credo che la “mala politica” ha trasformato, nonostante la presenza e l’azione di  manager privati come il dr. Marati, la società GORI in un carrozzone politico-clientelare che ormai non risponde a nessuno e che con il trasferimento delle competenze all’AEEG diventerà sempre più incontrollabile.

A cascata sono venuti i problemi che ogni giorno si vivono.

Il dr. Marati ignora, purtroppo, quello che i cittadini che si sono rivolti a GORI sanno e cioè che se ti rivolgi allo sportello di GORI per fare presente, ad esempio, che il misuratore non esiste e che il numero riportato nella fattura è una fantasia di qualche buontempone e che pertanto la lettura del consumo è un falso, sicuramente la risposta che riceverai è che comunque, devi pagare e che se non paghi GORI “ti può tagliare l’acqua” (e si accettano smentite).

Da qui la gran parte dei contenziosi in essere e da qui la sfiducia e l’avversione per GORI di gran parte dei cittadini angresi.

Ed ancora, sa il dr. Marati quando e come sono sorti la maggior parte dei contenziosi?

Il motivo è sostanzialmente da ricercare nella circostanza che GORI sebbene subentrata nella gestione nel 2004 ha effettuato ed inviato le prime fatturazioni alla maggior parte degli utenti, nel 2008 cumulando pertanto, richieste relative agli anni 2004, 2005, 2006, 2007 e 2008 e riportando, peraltro, ripartizioni a forfait così come faceva il Comune.

Alle contestazioni di gran parte degli utenti, GORI rispose con arroganza ed addirittura facendo divenire nelle fatturazioni successive i consumi a forfait come “rilevati” e/o “letture”: questi i fatti ( e si accettano smentite) che hanno convinto molti a proporre azioni giudiziarie ed a fare solo incazzare e mugugnare la restante gran parte dei cittadini. 

E che dire, ancora, dei tentativi fatti da tanti di trovare inutilmente accordi: tutti naufragati dinanzi alla protervia di GORI che mai, prima di adesso, ha coltivato la benché minima possibilità di fare accordi.

Se il dr. Marati non crede che quando da me affermato sia vero, sono disponibile a portare anche pubblicamente le “pezze di appoggio” a quanto detto e non dimentichi che GORI non ha ricevuto dal Comune di Angri contratti in essere ma semplici elenchi di cittadini residenti e di portatori di partita IVA sicchè sarebbe stato più corretto riconoscere l’errore senza esasperare tanta gente.    

Oggi il dr. Marati parla di persone che inducono a non pagare e/o di studi legali che si sarebbero arricchiti con “singolari interpretazioni legali”.

Innanzi tutto non mi risulta che vi siano stati “incantatori di serpenti” che hanno predicato di non pagare l’acqua: se vi sono stati sono da condannare.

Dica, però, il dr. Marati se il 41 % dei morosi di Angri corrispondono a coloro che stanno facendo causa a GORI o invece, ed è così, (e si accettano smentite) la percentuale delle persone che sta facendo causa è largamente ma molto largamente inferiore a tale percentuale e la gran parte di questo 41% è rappresentato, invece, da persone che non sono in causa e che semplicemente si rifiutano di pagare.

Vantarsi di avere avuto una decina di sentenze favorevoli a fronte di centinaia e centinaia di cause perse e volere su questo fondare un “rientro” nelle righe senza riconoscere errori e manchevolezze di GORI SpA non fa altro che esasperare la contrapposizione che non risolve i problemi ma li acuisce.

Riconoscere che GORI SpA ad Angri ha sbagliato (quasi) tutto nell’approccio con i cittadini utenti che non possono essere ritenuti responsabili per la mancanza di contratti, sarebbe un buon passo in avanti che permetterebbe di sedersi e discutere, finalmente, senza arroganza di come migliorare il servizio e come creare un clima di fiducia e collaborazione con i cittadini.

Scusandomi per la lunghezza dello scritto, saluto cordialmente.

Francesco Buonaventura

                                                         

Parole Chiave: news, acqua pubblica, dibattito, francesco buonaventura, giovanni marati

Pubblicato il 31 Ottobre 2013 da La Redazione


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