Alfonso Scoppa: “lo scioglimento del consiglio sarebbe un salto nel buio”

L’intervento del consigliere comunale sulla crisi dell’Amministrazione e sugli obiettivi da realizzare per la città di Angri

Alfonso Scoppa

Riceviamo e pubblichiamo

Il Bilancio di previsione rappresenta, per un’Amministrazione, il momento decisionale per tradurre in azioni positive ciò che si è delineato nel programma di governo presentato ai cittadini al momento delle elezioni.

Il raggiungimento degli obiettivi prefissati nel documento di previsione postula, tuttavia, la certezza delle risorse disponibili per la loro attuazione che nell’ente locale sono rappresentate, in sintesi, da entrate proprie e da trasferimenti statali o regionali che siano. Proprio tale certezza è venuta meno, negli ultimi anni, a causa di una instabilità politica nazionale che ha di fatto trascinato dietro di sé anche l’agire degli enti locali ( si pensi alle indecisioni che hanno  riguardato e riguardano l’istituzione delle tasse comunali). 

Tutto questo ha determinato lo slittamento, per legge, dei termini di approvazione del bilancio di previsione 2013 che di fatto è diventato un “consuntivo” che ha regolato, in buona parte, l’ordinario senza slanci innovativi e possibilità di declinare obiettivi, pur programmati, ma che sono stati di fatto abbandonati per la cennata incertezza complessiva del sistema.

In tale ottica, nella situazione politica attuale del nostro Comune e di crisi dell’Amministrazione,  chi  ha assunto un impegno di stabilità con i propri elettori alle ultime elezioni, non può pensare di concludere o far concludere questa consiliatura non approvando il bilancio di previsione. Sarebbe un salto nel buio con il risultato di affidare ad un tecnico l’amministrazione di Angri fino a nuove elezioni. La storia insegna che tali modalità di governo non sono adatte a soddisfare i bisogni della società civile.

Detto questo,  è dunque tuttavia vero che Il bilancio di previsione che la giunta si accinge a sottoporre all’attenzione del Consiglio Comunale,  non ha contribuito alla risoluzione di alcuni problemi del Paese, non ha contribuito all’attenuazione dei problemi sociali più drammatici della cittadinanza ma, comunque pressappoco, ha salvaguardato ciò che già era stato realizzato. 

La crisi economica che attanaglia l’Italia avrebbe dovuto far pensare a strumenti o soluzioni a favore  delle famiglie in difficoltà, delle attività commerciali e delle imprese che sono state vanificate dalle ristrettezze economiche dell’ente e da una normativa spesso confusa e autolimitante. Queste sono le problematiche da affrontare, questa è la sfida che mi sento di affrontare per il prosieguo, considerando inutili le derive demolitrici che non fanno intravedere un diverso orizzonte politico migliore. Per migliorare occorre creare alternative programmatiche serie,…ne noto l’assenza.

Tutto ciò dovrebbe ingenerare una sensazione di frustrazione, invece, ritengo che, in un momento così delicato, si debbano trarre da tale situazione maggiori forze che siano di stimolo all’avvio di un dialogo con tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale. Un dialogo dove sia dato maggior attenzione alle voci discordanti, (anche se a volte nel corso della consiliatura la discordanza mi è apparsa più formale che sostanziale).

 Il nostro paese merita, ma soprattutto necessita, di altri tipi di intervento, interventi strutturali che diano effettivo slancio sostenibile alle economie locali; interventi rivolti ad una rivitalizzazione continua e costante delle attività commerciali e non limitati all’occasione della manifestazione pubblica, costosa ed estemporanea, che esaurisce il proprio effetto, non so quanto positivo,  in un lasso di tempo brevissimo.

Occorrono sinergie tra le scuole e la pubblica amministrazione al fine di valorizzare il patrimonio artistico e culturale del nostro paese; occorre aumentare il marketing territoriale al fine di attrarre costantemente flussi di scolaresche da paesi limitrofi ed anche oltre, valorizzando ad esempio, il mito dei sette dormienti presenti ad Angri e solo ad Angri, sollecitando le Associazioni culturali serie presenti sul territorio che sarebbero, senza dubbio, capaci di fare e di organizzare cose sorprendenti, che già autonomamente fanno, ma che potrebbero tranquillamente incrementare, non pedisseque riproduzioni di scenari utili a paesi già di per sé ad alta vocazione turistica; occorre introdurre sistemi di incentivazione alle assunzioni negli opifici locali, di cittadini Angresi, introducendo detassazioni sui tributi locali, al fine di creare occupazione stabile dando copertura ai bilanci delle aziende agevolate;occorre utilizzare maggiori risorse per il potenziamento della polizia locale oggi ridotta a pochissime unità. Tutto questo sarà possibile se si riuscirà a creare le condizioni per la stabilità, attraverso il contributo responsabile di tutti.

 Di tutto ciò il governo cittadino deve prendere atto, evitando difese ad oltranza ed evitando atteggiamenti autoreferenziali e di critica a contesti amministrativi precedenti, con ovvie diversità di situazioni normative, sociali ed economiche. L’auspicio chiaro è che non si verifichino più , negli anni a venire, situazioni di mancati coinvolgimenti nell’ambito della programmazione di spesa, che tutti i consiglieri comunali vengano seriamente coinvolti nei processi decisionali per fare in modo che il bilancio preventivo del prossimo anno possa godere dell’approvazione di tutti e sia di immediata approvazione.

Alfonso Scoppa

Parole Chiave: news, politica, consiglio comunale, alfonso scoppa, bilancio

Pubblicato il 06 Dicembre 2013 da La Redazione


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