Angri in Movimento (M5Stelle) “questo Puc sembra avere più ombre che luci”

L'associazione politica angrese protocolla al Comune le proposte di modifica - osservazioni al progetto urbanistico adottato dal consiglio comunale

consiglio comunale angri

Dopo l’approvazione, nel consiglio comunale del 13.10.2016, della delibera di adozione del Piano Urbanistico Comunale, (non ancora pubblicata all’Albo Pretorio), le associazioni, partiti, movimenti civici e cittadini, possono presentare entro 60 giorni osservazioni e proposte di rettifica al progetto urbanistico.

A battere tutti sul tempo è l’associazione politico culturale “Angri in Movimento” di riferimento al Movimento 5 Stelle,  che ha protocollato la seguente richiesta di modifica/integrazioni.

Ve la proponiamo integralmente:

Al Comune di Angri

Al Sig. Sindaco Ing. Cosimo Ferraioli 

All’Assessore Urbanistica Sig. Pasquale Russo

Al Presidente del Consiglio Dott. Gianluca Giordano

p.c. Consiglieri Comunali

Al Responsabile U.O.C Ing. Vincenzo Ferraioli

OGGETTO: Osservazioni e richiesta di Modifica/integrazioni del PUC,  inerenti la Delibera di Giunta Comunale n° 144 del 07/07/2016 e successiva approvazione  in Consiglio Comunale del 13/10/2016. ( L.R. N°16/2004 – Regione Campania)

     L’Associazione Politico – culturale Angri in Movimento, C.F. 94072670659, gruppo di iscritti certificati e di supporto del M5S ( Movimento Cinque Stelle),  con sede in Angri ( Sa) alla Via Nazionale 282,

Propone 

Alla S.v. , di valutare le sotto indicate modifiche/integrazioni di cui all’oggetto :

  1.  Altezze max in zona B1,B2, C, 
  1.  Si è stabilito che le altezze massime in zona residenziale debbano essere di Mt 11,00. Proponiamo di innalzare tale valore a 12.50/13.00, imponendo al contempo l’obbligo di realizzare sottotetti termici se e solo se a quota zero.  Ciò al fine di evitare quella zona d’ombra che, negli anni addietro, ha consentito di costruire e rendere fruibili locali non agibili dal punto di vista abitativo con enormi danni sia per le casse del Comune in termini di oneri e tasse, e sia in termini di percezione e prassi di illegalità diffusa e consentita. (Questo fattore, a nostro avviso, ANCORA PIU’ DELETERIO!!)
  2.  Le zone residenziali sembrano essere distribuite a macchia di leopardo e ciò, unitamente all’assenza di una bozza di regolamento edilizio con procedure vincolanti per la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e secondaria a carico dei futuri investitori, sembra andare contro il buon senso del minor consumo di suolo, contro  il concetto di reti di distribuzione di energia, contro una logica olistica di pianificazione e ottimizzazione d’insieme di un tessuto sociale, economico ed urbanistico.
  3.  In generale proponiamo di rivedere i seguenti Indici:
  1. Gli Indici Fondiari: riducendoli di almeno un 20% per ridurre il consumo di suolo;
  2. Gli indici di fabbricabilità, aumentandoli di un 20/30%;
  3. Le Altezze max: Da aumentare in conseguenza al punto 1 e 2, cosi da sviluppare le volumetrie ipotizzate in altezza e preservando il territorio da un consumo di suolo dissennato, eccessivo e inutile.
  1. Prima di ipotizzare zone PEEP sulla base di fabbisogni stimati con parametri più statistici che reali, proponiamo di predisporre un censimento degli appartamenti sfitti ad Angri, al fine di ipotizzare strumenti normativi in grado di far incontrare domanda e offerta senza ulteriori cementificazioni.
  1. Aree oggetto di trasformazione urbana RI ed RI-A

 

  1. Chiediamo di introdurre nel PUC, il divieto di compensazione monetaria per standard pubblici al di sopra dei 10000 €. A furia di incassare denaro, che servirà solo a coprire le inefficienze della gestione corrente e, SOPRATTUTTO, L’ASSOLUTA ASSENZA DI UNA LOTTA SERIA ALL’EVASIONE FISCALE CHE, AD ANGRI, SEMBRA ESSERE A LIVELLI VERGOGNOSI, non riusciremo a fare nessuna opera pubblica, seppur minima!!!  Proponiamo di eliminare questa opzione e impegnarci per identificare le opere fattibili da richiedere al privato nei casi previsti dalla Normativa vigente!!!
  2. Nella redazione delle schede di progetto inerenti alcune aree, sembra esserci la totale assenza di una valutazione economica finanziaria, necessaria per definire degli indici di costruzione che abbiano, al contempo, una fattibilità economica e urbanistica. Tutto sembra fatto a macchia di leopardo (a pensare bene), oppure a misura dei vari stakeholders interessati (a pensar male) ai cambi di destinazione d’uso delle proprie aree d’interesse/proprietà. Almeno per le aree di intervento con superficie maggiore di 5000 mq, proponiamo di predisporre un Business plan di massima, al fine di rendere gli indici urbanistici congruenti con valutazioni di carattere economico e finanziario.
  3. I manufatti di proprietà Comunale, inutilizzati o sottoutilizzati da anni, non sembrano essere stati oggetti di progetti fattibili. Due esempi: Palazzo Ex Inam sito in Via fleming (Un parcheggio multipiano senza alcuna fattibilità tecnica ed economica) e palazzo Ex Asl, angolo Via Semetelle/Corso Vittorio Emanuele (Forse inquadrato nel futuro quartiere di edilizia popolare pensato per l’area Ex – MCM!!). Allo stato attuale, tali edifici sono inutilizzabili, inutili, non recuperabili!!! All’uopo, proponiamo di salvaguardarne le volumetrie e prevederne lo spostamento in una area diversa (Magari area adiacente campo sportivo e/o diverso progetto per area ex- McM,) con eventuale messa a bando di destinazioni d’uso maggiormente adatte alle esigenze odierne della cittadinanza e dei futuri investitori. Ciò al fine di liberare, contestualmente, il centro da due manufatti oramai vetusti e irrecuperabili (attraverso loro demolizione), sostituendo ad essi, parchi verdi attrezzati e/o aree di parcheggio solo in superficie e/o allargamento delle sedi stradali adiacenti a tali manufatti.
  4. Il progetto di cui alla Delibera di c.c. n°8 del 20/04/2015, inerente l’area Ex- Mcm, è un obbrobrio urbanistico, architettonico, estetico ed economico. Sia per il progetto che per le ricadute sulla qualità della vita della cittadinanza (nessuna nuova viabilità interna, commercio al dettaglio del centro destinato ad essere stritolato dall’enormità di superfici commerciali/terziarie previste, una vivibilità dell’area che sarebbe ancora più degradata dall’assenza di infrastrutture e da un traffico quasi triplicato rispetto ad oggi con, a regime, ca 400/500 auto in più nell’area di progetto ed un carico antropico medio di almeno 1000/1500 persone in più considerando sia area residenziale che commerciale/terziario). Inoltre, una struttura a caserma, nello stile architettonico dei quartieri popolari anni ’50, sarebbe il colpo ferale ad una città che ha bisogno di recuperare investimenti attraverso l’aumento della qualità della vita, con progetti ecosostenibili, in grado di contemperare, con approccio olistico, le esigenze dei vari attori cointeressati al progetto. Siamo davvero interessati a sapere, nel caso di realizzazione di tale obbrobrio progettuale, cosi come è stato depositato al Comune di Angri, quali saranno le posizioni dei vari consiglieri comunali, assessori, associazioni di categoria!!!  Noi siamo assolutamente contrari e proponiamo la cancellazione della delibera di cui sopra.        Sappiamo che l’area (ca 60000 mq) è di proprietà privata, con valore di mercato stimato (allo stato attuale) intorno ai 130/170 €/mq  tra 7.8 e 10.2 mln €, per intenderci). Sappiamo che il coinvolgimento della proprietà è una condizione imprescindibile e che le casse del Comune di Angri, non consentono di acquisirla nel patrimonio Comunale. Proprio per questo, proponiamo di istituire un tavolo tecnico tra amministrazione, proprietà e potenziali investitori, magari attraverso bando pubblico (concordato con la proprietà) per valorizzare l’area. Tale bando dovrà contenere degli elementi cardine di un progetto eco-sostenibile, ad elevatissima efficienza energetica (Passivhaus e/o LEED gold), con materiali eco-compatibili derivanti da filiere a km0,  con residenze, uffici, piccole botteghe, verde con parchi attrezzati per bambini ed eventi all’aperto, orti urbani, strade pubbliche interne, parcheggi in superficie e sotterranei,  teatro/centro eventi, centro sportivo, centrale di tri-generazione, unitamente alla legittima esigenza della proprietà di massimizzare il valore dell’area. La logica di questo bando dovrà essere quella olistica, volta ad una composizione sostenibile delle esigenze di tutti gli stakeholders in campo, ossia cittadinanza, investitori, proprietà e Amministrazione Pubblica. Magari rendendo Pubblici i Masterplan presentati in questo bando, sì da rendere edotta la cittadinanza delle intenzioni dei potenziali e auspicabili investitori.  PROPONIAMO UNA RIQUALIFICAZIONE URBANISTICA CHE CI PROIETTI NEL 2050 E NON NEL 1950!! LA GIUNTA SI FACCIA PROMOTRICE DI QUESTO APPROCCIO DIVERSO E CANCELLI LA DELIBERA ESISTENTE!!!!
  1. Certificazioni Efficienza energetica 
  • Proponiamo l’inserimento dell’indicazione di obbligatorietà di protocolli di certificazione energetica riconosciuti a livello nazionale, in aggiunta all’APE (Attestato di prestazione energetica) attualmente vigente, magari facilitando la formazione dei professionisti locali attraverso deduzione delle spese dei corsi formazione dall’imponibile irpef soggetto ad addizionale Comunale. Tali protocolli (Noi consigliamo CasaKlima e/o LEED), dovranno essere obbligatori per qualsiasi intervento di edilizia pubblica e per interventi edilizia privata oltre alcuni importi e/o superfici coinvolte (Ex: Per lavori oltre i 100000 € e/o oltre 150 MQ di slp);
  1. Funivia 
  • Chiediamo che il Comune di Angri si opponga a questo scempio del buon senso. Tale progetto è una follia antieconomica, anti estetica, totalmente inutile!!!! Prima ce ne usciamo, meglio è!! IN MERITO CHIEDIAMO DI PUBBLICARE IL BUSINESS PLAN DELL’OPERA, SE NON ALTRO PER DIRE AI NOSTRI NIPOTI DI QUANTO LI INDEBITIAMO PER UNA COSA CHE NON FUNZIONERA’ MAI!!!  Piuttosto, l’Amministrazione Comunale si faccia promotrice di un piano di mobilità sostenibile e integrato con la costiera Amalfitana/Sorrentina che, dal 15 aprile al 15 ottobre di ogni anno, renda possibile, attraverso piattaforme di interscambio diffuse sui comuni adiacenti e limitrofi ( Angri, Corbara, Scafati, Nocera, Cava, S.a..abate,etc ), la decongestione delle strade della costiera e l’utilizzo di massa di mezzi pubblici ( Bus da max 25 posti) per poter valorizzare tale territorio costiero che rappresenta una ricchezza ineguagliabile e ammirata dal mondo intero. FACCIAMO SISTEMA PER GODERCI E RENDERE REMUNERATIVE LE NOSTRE BELLEZZE E NON PER REALIZZARE OPERE INUTILI, DANNOSE ED ANTIECONOMICHE!!
  1. Aree industriali/Agroinvest
  • Nel PUC approvato, sembra non esserci spazio per nessuna area industriale propriamente detta. Forse qualche spazio ad attività artigianali in zone servite da una viabilità e opere di urbanizzazione primarie pessime se non inesistenti. Oppure qualche strumento come il PUA per ampliamento di aree industriali già esistenti. Nulla che abbia a che fare con una visione strategica della città. Abbiamo significative realtà del settore agroalimentare, idem nel settore della plastica, rinomati centri pubblici di ricerca, terreni prima requisiti e poi mal utilizzati da parte di Agroinvest (Prossima al default!!).  POSSIBILE CHE NON SI RIESCA A COSTRUIRE UN TAVOLO TECNICO, VOLTO A DEFINIRE UNA STRATEGIA COMUNE PER SVILUPPARE POLITICHE INDUSTRIALI LEGATE ALLA BIO-ECONOMIA, ALL’ECONOMIA CIRCOLARE ED ALLA INDUSTRIA 4.0? Noi proponiamo che il Comune di Angri si faccia promotore di questo tavolo, e di prevedere modifiche per il PUC, volte a contemplare delle vere zone industriali (magari chiedendo al Governo centrale che siano zone franche fiscali) attraverso l’ottimizzazione dei siti esistenti, la eventuale requisizione di siti abbandonati, l’utilizzo massivo dei fondi Europei diretti e indiretti. ANGRI DEVE ESSERE IL FULCRO DI UNA POLITICA INDUSTRIALE DI COMPRENSORIO, BASATA SULL’ECONOMIA CIRCOLARE!!
  1. Operazione trasparenza
  • Chiediamo la pubblicazione sul sito del Comune, di tutti i dati catastali, per tutte le aree soggette a cambio di destinazione d’uso. Magari corredando il tutto, con la  indicazione dei dati inerenti proprietà, delle destinazioni d’uso consentite nel Vecchio PRG e quelle previste nel Nuovo PUC. NOI RITENIAMO LEGITTIMI GLI INTERESSI IN CAMPO, A PATTO CHE ESSI EMERGANO IN MANIERA TRASPARENTE!! Diversamente, l’area di ambiguità diventa francamente insostenibile e può dare adito a retro-pensieri inerenti alcune dinamiche DELETERIE, OPACHE E RITRITE, che non reputiamo di nessuna utilità per la comunità Angrese!!!!
  1. Piano del Traffico, del colore,del Verde e regolamento edilizio
  • Nella documentazione pubblicata sul sito non v’è traccia di tali piani e regolamenti, fondamentali per una visione d’insieme che sta alla base di uno strumento cosi strategico per il futuro di Angri. Chiediamo all’Amministrazione di redigere tali piani e di integrarli con la documentazione già esistente.  

CONCLUSIONI:

     Egregia Amministrazione Ferraioli, il PUC adottato, sembra avere molte più ombre che luci.

     Circa un anno fa, abbiamo provato a contribuire al redigendo PUC, protocollando una nostra visione/proposta, inerente questo fondamentale strumento di pianificazione della Città.

     Tale visione/proposta era imperniata sull’idea dei volumi zero, sugli incentivi al recupero dell’esistente, sulla certificazione di efficienza energetica e costruttiva ed altri suggerimenti contenuti in quel documento.

     Di tutto quello suggerito, non ve ne è una minima traccia nel PUC adottato da questa Amministrazione.

     Alla luce di tale constatazione, le nostre proposte, sono un tentativo (speriamo non vano, come quello di un anno fa!!) di suggerire modifiche volte a minimizzare i danni di un PUC che, allo stato attuale, riteniamo molto lacunoso, confusionario se non dannoso per il futuro di Angri.

     Esso, infatti, sembra essere permeato, dall’idea alquanto vetusta e dannosa che, lo sviluppo economico del territorio Angrese debba derivare dall’edilizia residenziale.

     Non neghiamo l’importanza di questo settore.

     Tuttavia, tale settore, a nostro modesto avviso, deve essere trattato come un volano SECONDARIO di uno sviluppo che deve poggiare su basi più solide di una prospettiva economica che veda Angri come Dormitorio per paesi limitrofi troppo densamente popolati.

      Senza politiche di attrazione degli investimenti dell’industria 4.0, dei servizi, degli attori della chimica verde e della bio-economia, in grado di creare redditi e lavoro, l’edilizia residenziale serve solo a pochi, per drenare i residui e calanti risparmi dei Molti. Uno scenario paventato anche da studi di recente pubblicazione (Rapporto del CRESME). 

     Noi aggiungiamo: tale scenario sarebbe da incubo e poco auspicabile.

        Proponiamo alla S.V., di valutare e implementare le modifiche suggerite, al fine di rendere reale e concreta quel diritto/dovere alla partecipazione, della cittadinanza attiva, alle scelte strategiche inerenti la vita di una Comunità.

        Auspichiamo inoltre, vi sia un dibattito pubblico in merito, al fine di recepire le inderogabili richieste di democrazia diretta che emergono dalla cittadinanza Angrese.

Angri (SA), lì    19/10/2016

In fede

Associazione Angri In Movimento


Parole Chiave: politica, news, piano urbanistico comunale, consiglio comunale, angri in movimento

Pubblicato il 19 Ottobre 2016 da La Redazione


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