Angri, ordinanza ambientale…con svista

L’Amministrazione Comunale continua ad emettere ordinanze in materia ambientale per cercare di arginare il fenomeno della mancata pulizia dei fondi privati che vengono tenuti in una situazione di abbandono e degrado tale da costituire “habitat ideale per il rifugio e proliferazione di insetti ed animali vari, pericolosi per la pubblica incolumità”.

Ma la procedura è diventata così abituale e forse poco sentita dagli stessi estensori delle ordinanze che ormai non si presta più neanche attenzione a ciò che si scrive e si firma.

E’ il caso dell’ordinanza n. 72 del 19.04.2016, emessa a nome di un  “Commissario Straordinario”  e quale responsabile “UOc Gestione Ambientale” pure questa non corrispondente alla dicitura attuale del settore. L’unica cosa giusta è la firma dell’Ing. Vincenzo Ferraioli.

Qui non si tratta di fare le pulci a chicchessia, trovare il pelo nell’uovo, tanto per mettersi in mostra. Ho già tralasciato di rimarcare correzioni agli atti, postume alla loro pubblicazione o errori di trascrizione in delibere di consiglio comunale, perchè gli errori possono essere fatti da chiunque.

In questo caso però si tratta di un provvedimento amministrativo (ordinanza) con conseguenze giuridiche verso privati, quindi soggetto ai ricorsi previsti dalla legge, facilmente accoglibili, con conseguente aggravio di spese per le casse comunali, per cui è auspicabile  che si ponga rimedio.

 Amedeo Santaniello

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